La volontà del Governo di bandire la selezione nazionale, dopo quasi 20 anni di vuoto, per ricoprire il ruolo di Direttore dei Servizi generali ed amministrativi, che quest’anno ha fatto registrare il numero record di oltre 1.500 reggenze, si scontra subito con una decisione priva di fondamento giuridico: dove sta scritto che occorre come minimo aver svolto tre anni degli ultimi otto nel ruolo di Dsga per partecipare al concorso nazionale in arrivo nel 2018? E per quale motivo chi ha già mostrato di avere preparazione e attitudine per svolgere questa professione deve ancora essere valutato alla stregua degli altri?
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Tutti gli applicati di segreteria che hanno vestito il ruolo superiore in cambio di somme quasi inesistenti non possono avere questo trattamento: per loro va predisposto un canale reclutativo riservato. Anche il limite di otto anni, durante i quali si deve necessariamente aver svolto il triennio di servizio minimo, appare un paletto gratuito e illegittimo. Questi lavoratori della scuola non hanno nulla da dimostrare, perché le loro conoscenze sono state già attuate sul campo, lavorando per anni al fianco dei presidi. Per loro, quindi, occorre avviare un corso-concorso piuttosto che la ‘recita’ della selezione, nella quale paradossalmente potrebbero risultare sfavoriti poiché messi gratuitamente in competizione con chi ha conoscenze teoriche e formali, pur se privo di esperienza. Qualora non si attivasse il canale riservato, il nostro sindacato anticipa sin d’ora che impugnerà il bando in tutte le sedi legali possibili.
Il giovane sindacato, in collaborazione con Eurosofia, ha predisposto un corso formativo per il Concorso DSGA, specifico per affrontare e superare le prove selettive: un’équipe di esperti del settore, con corsi on-line e in presenza, guiderà i candidati alla preparazione dell’esercizio di una professione che è divenuta sempre più complessa nella scuola dell’autonomia.
Anief ricorda al personale interessato che sono ancora attivi i ricorsi per i lavoratori precari e di ruolo: possono aderire ai ricorsi per la stabilizzazione e gli scatti di stipendio non percepiti (gli interessati possono cliccare qui). Ma anche per il recupero della differenza retributiva per aver ricoperto il ruolo di DSGA, come per la stabilizzazione per chi ha svolto funzioni DSGA per oltre 36 mesi (gli interessati possono cliccare qui). È sempre attivo il ricorso per il personale Ata su posto vacante e disponibile per recuperare gli stipendi dei mesi estivi, sottratti in modo illegittimo.Il sindacato, infine, offre la possibilità diaderire al ricorsoper non soccombere sulla questione della “temporizzazione”.