Secondo il ministro, chi si rivolge ai tribunali amministrativi, a suon di carte bollate, non fa una scelta vincente. Per il sindacato, invece, sbaglia chi chiede di accettare tutte le decisioni in modo supino e subalterno, anche quando queste violano la giurisprudenza.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): migliaia di cittadini illegittimamente esclusi hanno conseguito un titolo all’università o determinati diplomi di maturità proprio per svolgere questa professione. Molti di loro hanno costruito il loro curriculum di studi proprio a tale scopo. Ora, giunti ad un passo dalla selezione nazionale, si dice loro che non possono partecipare. Ma le cose non stanno così. Come hanno lo stesso diritto a partecipare tutti i docenti già di ruolo, i diplomandi nel sostegno e altre categorie estromesse senza un motivo valido. Esistono dei precedenti che ci danno ragione. E anche tante sentenze, emesse sia dal Tar del Lazio che da Consiglio di Stato: per avere giustizia siamo pronti a rivolgerci pure all’UE, ricorrendo direttamente alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo.