Da un’analisi delle tabelle annesse al nuovo regolamento approvato in settimana, spuntano incongruenze nelle nuove classi di concorso A-23 (Lingua italiana per discenti di lingua straniera), A/25 (Lingua inglese e seconda lingua comunitaria nella scuola secondaria di primo grado ), A-36 (Scienze e tecnologie della logistica), A-41 (Informatica), B-16 (Laboratori di scienze e tecnologie informatiche ), B-19 (Laboratori di servizi di ricettività alberghiera), relativamente al titolo d'accesso, non è stata indicata la qualifica in qualità di titolo congiunto al diploma, come è stata invece indicata per le classi B-20 (Laboratori di servizi enogastronomici, settore cucina ), B-21 (Laboratori di servizi enogastronomici, settore sala e vendita) e anche per chi insegna nei licei coreutici. La lista di errori si allunga di ora in ora: pure Anief ne ha riscontrati diversi.
Marcello Pacifico (presidente Anief): perché il Ministero dell’Istruzione ha prodotto delle tabelle così altamente rivedibili e soggette, se non modificate, a sicuri ricorsi? Il sospetto cresce: il vero fine del Miur era e rimane quello di spianare la strada ai processi di mobilità coatta su discipline poco conosciute dai malcapitati insegnanti.
Tre sentenze trasmesse oggi dal Tribunale del Lavoro di Vicenza danno piena ragione all'Anief e confermano il diritto dei docenti in possesso di diploma magistrale conseguito entro l'a.s. 2001/2002 a essere inseriti nelle Graduatorie a Esaurimento valide per la scuola dell'Infanzia e della scuola Primaria. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Tiziana Sponga e Maria Maniscalco proseguono la loro battaglia in tribunale e ottengono piena ragione contro il Ministero dell'Istruzione che da sempre ha discriminato questa categoria di docenti abilitati escludendoli illegittimamente dalle GaE e dalle procedure di immissione in ruolo.
L’USR Emilia Romagna doveva attivare la cattedra direttamente in Organico di Diritto perché ricorrevano tutti i presupposti di legge a tale attivazione consentendo, così, al docente richiedente di ottenere il definitivo trasferimento nella sede di interesse. Questo quanto emerge dalla sentenza ottenuta grazie alla perizia dell’Avv. Tiziana Sponga presso il Tribunale Amministrativo emiliano con la dichiarazione di nullità degli atti che istituivano la cattedra in organico di fatto e la condanna delle amministrazioni scolastiche responsabili al pagamento delle spese di giudizio.
L'intervento del commissario ad acta, a seguito dei decreti monocratici emanati dal Consiglio di Stato e delle note del giovane sindacato, produce i primi importanti effetti sulle nomine a tempo indeterminato: anche i docenti ricorrenti del gruppo cosiddetto “12 maggio” ottengono giustizia. Perché ai precari beneficiari delle ordinanze n. 5497/3951, 5495/3952, 5490/3901 e 5493/3900, i direttori degli Uffici Scolastici Regionali dovranno ora garantire la puntuale esecuzione dei provvedimenti e assegnare anche la loro immissione in ruolo.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): disponendo l’assegnazione dei ruoli sulla base del punteggio posseduto da tutti i ricorrenti beneficiari di provvedimento - definitivo o cautelare - favorevole all’inserimento in GaE a pieno titolo, il Ministero ha dato indicazione ai direttori degli Usr di provvedere ad una puntuale verifica delle posizioni e dei punteggi di tutti gli aspiranti ai fini della loro convocazione. Così, grazie all'Anief, centinaia di insegnanti saranno ancor una volta assunti nonostante il Parlamento, col Milleproroghe, abbia deciso di bloccare l'aggiornamento delle GaE.
Il Governo ha chiesto e ottenuto dal Senato l’approvazione definitiva del testo, contenente delle norme che fanno arretrare ulteriormente i diritti dei supplenti abilitati all’insegnamento nella scuola pubblica: passa la proroga di un anno, voluta dal Pd, della validità delle GaE dove risultano ancora collocati circa 50mila supplenti.
Marcello Pacifico (presidente Anief): non solo si continua ad impedire ai precari di far parte delle GaE, malgrado ne avessero pieno diritto, ora quelle graduatorie si congelano per un anno in più. In tal modo, ancora per diverso tempo il Miur continuerà a chiamare l’80% dei supplenti da graduatoria d’Istituto. Noi avevamo chiesto di far cadere questo tabù, ma non ci hanno dato retta. Come è accaduto con il concorso a cattedre, che si baserà su esclusioni illegittime – dei precari con 36 mesi di servizio, dei laureati, del personale di ruolo e degli abilitandi sulle discipline e sul sostegno – ma anche su prove a dir poco discutibili e nuove macro classi di concorso che riducono la qualità della didattica. Non rimane che la via del tribunale.
Al via partita su premi a prof più bravi. Cosa intende fare il Miur per salvaguardare gli stipendi di oltre 600 mila docenti tagliati fuori dal bonus premiale? Lo chiede l'Anief alla vigilia dell'avvio al Miur del confronto sui premi ai docenti più bravi.
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