Pubblichiamo alcuni articoli in cui Anief condivide la protesta dei precari estromessi dalle Gae.
Pubblichiamo alcuni articoli in cui Anief condivide la protesta dei precari estromessi dalle Gae.
Eurosofia supporta i neoammessi in ruolo con dei seminari gratuiti
L’art. 5 del Decreto Ministeriale 27 ottobre 2015, n. 850, regolamenta il primo bilancio delle competenze; secondo detto articolo, ai fini della personalizzazione delle attività di formazione, anche in considerazione delle prime attività didattiche svolte, il docente neo-assunto traccia un primo bilancio di competenze, sotto forma di autovalutazione strutturata, anche con la collaborazione del docentetutor.
Il bilancio di competenze consente quindi di compiere un’ analisi critica delle competenze possedute, delineando i punti da potenziare ed altresì di elaborare un progetto di formazione in servizio in coerenza con la diagnosi compiuta.
Come previsto dal D.M. n. 850/2015, l’attività d’osservazione deve essere precedentemente progettata, allo scopo di individuare le situazioni d’apprendimento da seguire, e può essere circoscritta mediante individuazione di indicatori-descrittori relativi a “cosa fa l’insegnante” , a “cosa fanno gli allievi” ed all’efficacia dei risultati attesi.
Nell’eventualità di valutazione negativa del periodo di formazione e di prova, il personale docente attuerà un secondo periodo di formazione e di prova, non rinnovabile.
Al sit-in, che si protrarrà sino alle 18.30, hanno aderito diverse centinaia di insegnanti, giunti da diverse regioni d’Italia. Diversi esponenti politici si stanno recando a Viale Trastevere per esprimere il loro sostegno agli oltre 100mila supplenti abbandonati dallo Stato, coscienti del fatto che la loro presenza negli istituti è indispensabile per il regolare svolgimento delle lezioni. E che, nel contempo, la loro stabilizzazione è prevista dalle norme europee contro l’abuso del precariato.
Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief: siamo qui perché nonostante la Buona Scuola, la Legge n.107/15 voluta dal premier, abbia immesso in ruolo 86mila docenti, ancora oggi una cattedra su dieci rimane vacante e affidata a supplenza. E questo è gravissimo, dal momento che ci sono 100mila abilitati, compresi coloro che hanno conseguito il diploma magistrale, già selezionati e pronti a subentrare.
Il rispetto dei precetti costituzionali di uguaglianza e pari opportunità e della normativa comunitaria che prescrive parità di trattamento tra lavoratori a tempo determinato e indeterminato, da sempre vessillo del sindacato ANIEF, sono approdati con successo in Consiglio di Stato dove il nostro sindacato, grazie al prezioso intervento dell’Avv. Sergio Galleano, ha visto accolto il ricorso d’appello alla sentenza che dava illogicamente ragione al MIUR sulla possibilità di negare ai docenti di ruolo la partecipazione ai Percorsi Abilitanti Speciali indetti per il conseguimento di un’ulteriore abilitazione all’insegnamento. Marcello Pacifico: “L’ANIEF si schiera sempre a tutela dei diritti di tutte le categorie di lavoratori della scuola. Oggi in piazza a Roma con i precari diremo nuovamente no ad esclusioni e discriminazioni”.
Anief comunica di aver riaperto i termini per aderire al ricorso in Consiglio di Stato per far rigettare l'appello proposto dal MIUR avverso le sentenze sui ricorsi soglia 35.
RUOLI TAR LAZIO INTERESSATI
RR.GG. nn. 362/2013 - 367/2013 - 368/2013 - 937/2013 - 1163/2013.
È possibile aderire ai ricorsi fino al 25 gennaio 2016 da questo link
Domani sit-in di protesta a Roma davanti al Miur a tutela "dei 200mila docenti precari abbandonati dallo Stato". Lo annuncia il sindacato Anief.
La protesta è stata organizzata dalle associazioni contro un’amministrazione sorda ai richiami giunti più volte dai tribunali e dalla Corte di Giustizia europea, culminati poco più di un anno fa nella sentenza con cui i togati di Lussemburgo hanno cassato la reiterazione delle supplenze oltre 36 mesi su posti vacanti. Presto toccherà alla Corte Costituzionale esprimersi, ma nel frattempo il governo italiano doveva e poteva fare molto di più.
Alla manifestazione sarà presente Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief che su questi temi è in procinto di presentare una serie di emendamenti al decreto Milleproroghe 2016: condividiamo in pieno i motivi del malcontento. Perchè in Italia sembra che le lezioni dei giudici non servano a nulla. Eppure, siamo riusciti a far valere i diritti dei supplenti nel 2008 e nel 2012. Inoltre, stavolta possiamo contare su una sentenza europea. E anche sulla decisione del nostro Consiglio di Stato di aprire le GaE a migliaia di precari abilitati con il diploma magistrale. È tempo di scelte. Il parlamento può intervenire riaprendo le Gae.
Marcello Pacifico (presidente Anief): siamo riusciti a far valere i diritti dei supplenti nel 2008 e nel 2012, ci riusciremo anche stavolta. Ancor di più perché nel frattempo si è espressa, a nostro favore, anche la Corte di Giustizia europea, che poco più di un anno fa ha cassato una volta per tutte la reiterazione delle supplenze oltre 36 mesi su posti vacanti e il Consiglio di Stato che ha aperto le Gae a migliaia di precari abilitati con il diploma magistrale. E’ tempo di scelte. Il parlamento può intervenire nel mille-proroghe riaprendo le Gae. A chi gestisce la scuola italiana chiediamo solo il rispetto del diritto europeo.
La protesta è stata organizzata contro un’amministrazione sorda ai richiami giunti più volte dai tribunali e dalla Corte di Giustizia europea, culminati poco più di un anno fa nella sentenza attraverso cui i togati di Lussemburgo hanno cassato una volta per tutte la reiterazione delle supplenze oltre 36 mesi su posti vacanti. Nel frattempo, in attesa che si esprima pure la Corte Costituzionale, il governo italiano ha escogitato un piano di immissioni in ruolo tutt’altro che straordinario.
Pubblichiamo alcuni articoli sul concorso e precariato, dati “ballerini”.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.