La scarsa trasparenza nella pubblicazione dei bollettini di trasferimento emanati da molti Ambiti Territoriali, ha indotto il giovane sindacato a inviare espressa richiesta al Dicastero di Viale Trastevere e alle amministrazioni provinciali competenti perché vengano pubblicati con solerzia tutti i dati utili ai fini del controllo del corretto espletamento della procedura di mobilità. Si chiede anche la ripubblicazione dei movimenti della scuola primaria e la pubblicazione dei prossimi movimenti per le scuole secondarie, con la specifica, per ciascun candidato, della fase della procedura di mobilità cui ha partecipato e l'eventuale diritto alla precedenza. Eppure per il Ministro è tutto ok: "Non ci sono stati disguidi. Poi ci sarà un blocco per tre anni, dopodiché si procederà triennio per triennio dando così continuità didattica".
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): per legge i trasferimenti del personale di ruolo devono essere previsti ogni anno; lo dice l’articolo 29 della Costituzione, come anche il 31 e il 26, che tutelano l’unità familiare e lo Stato non può minarla con disposizioni contrarie. Invece, ci ritroviamo con miriadi di docenti ‘potenziatori’ illusi per un anno ed ora collocati, con procedure ancora una volta top secret, anche a mille e più chilometri da dove hanno svolto l’anno di prova. Negare il ricongiungimento ai propri familiari, con cadenza annuale, come avviene per i pubblici dipendenti a tempo indeterminato, rappresenta un vero sopruso. È una prerogativa che riguarda tutti i lavoratori, persino i militari.