Per risparmiare sulle mensilità estive, l’amministrazione centrale ha comunicato agli Uffici scolastici regionali di conferire oltre 20mila posti in supplenza sino alla fine di giugno 2016, quindi con scadenza anticipata di due mesi. Negando un diritto sacrosanto alla copertura contrattuale fino al 31 agosto 2016, perché si tratta di posti a tutti gli effetti vacanti e disponibili. Producendo un chiaro danno economico e professionale nei confronti del personale scolastico, costretto a stipulare una supplenza immotivatamente ridotta di 60 giorni.
Marcello Pacifico (presidente Anief): il fatto che al posto degli Ata possano subentrare i lavoratori perdenti posti delle province o che i posti dei docenti siano avanzati dalla fase B del piano di assunzioni della riforma, non muta la natura del contratto a tempo determinato. È solo l’ennesima forzatura tesa al risparmio, sulla pelle dei precari della scuola. Che dopo non essere stati immessi in ruolo per motivi futili, si vedono pure ridurre i mesi spettanti per le supplenze. Il ricorso è inevitabile.