Questa sera, una delegazione nazionale del giovane sindacato, guidata dal suo presidente nazionale e aperta al coordinamento dei diplomati magistrale abilitati, ha chiesto ai dirigenti del Miur d'intervenire presso l'Avvocatura di Stato per acconsentire alla richiesta di sospensione dei ricorsi pendenti in attesa delle sentenza della Cassazione, della Cedu e della decisione del Parlamento Ue sul reclamo collettivo, un reclamo presentato a nome di 20 mila maestre che dal 28 aprile inizieranno lo sciopero della fame e manifesteranno per la quarta volta in cinque mesi davanti al Miur il prossimo 3 maggio a conclusione della due giorni di sciopero.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Abbiamo chiesto che per la terza volta si riaprano le GaE, in modo da consentire alla giustizia di prevalere sulla burocrazia. La prima volta, nel 2008, l’operazione si giustificò ad un difetto di giurisdizione; la seconda, quattro anni dopo, si palesò un presunto conflitto di giudicato; oggi, chiediamo un intervento che anticipi l’esito della Cassazione, dando ragione così alle associazioni e ai sindacati che lo chiedono in modo compatto. E, a maggiore ragione, ora che anche la stessa amministrazione centrale ha espresso il desiderio di trovare una soluzione di tipo legislativo. I dirigenti del Miur hanno spiegato che faranno valutare la richiesta formulata all’Avvocatura attraverso il proprio ufficio legislativo, fermo restando che qualsiasi decisione non sarà comunque vincolanti per i giudici.
Dal 23 aprile al 14 maggio si apre la possibilità per il personale Ata di presentare domanda volontaria di trasferimento e/o passaggio di profilo: un adempimento obbligatorio per i neo-immessi in ruolo, i quali altrimenti vedrebbero assegnarsi d’ufficio la sede definitiva per il prossimo anno scolastico.
Le strutture regionali e provinciali Anief apriranno degli sportelli straordinari per dare informazioni, consulenza ed assistenza al personale interessato a ottenere una nuova sede, in attesa della definizione degli organici per il prossimo anno scolastico, attualmente non sufficienti per la copertura di tutti i posti necessari per un regolare funzionamento delle attività.
Tutto il personale Ata interessato a ricevere consulenza, assistenza o a essere supportato per eventuali ricorsi può scrivere una e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Quando si percepisce la disoccupazione in che modo bisogna comportarsi di fronte ad una nuova offerta lavorativa? Innanzitutto è bene precisare che in base alla tipologia lavorativa i limiti reddituali previsti variano. La Naspi prevede di poter mantenere l’indennità di disoccupazione, di un importo ridotto all’80%, anche nel caso in cui venga iniziata una nuova attività lavorativa. L’INPS stabilisce tale possibilità per il lavoratore, a condizione che lo stesso comunichi all’istituto il reddito presunto entro 30 giorni dall’inizio del nuovo rapporto.
UDIR e ANIEF, in rappresentanza dei dirigenti scolastici e del personale docente a Ata, organizzano una giornata di discussione sugli atti di violenza a danno degli operatori della scuola, alla presenza di esperti, rappresentanti dei lavoratori, delle famiglie, dei discenti nonché dei dirigenti delle scuole.
Inoltre, Udir invita gli interessati a partecipare al convegno nazionale in programma a Palermo il 19 maggio: i partecipanti dovranno consegnare al più presto la scheda di adesione.
“Chi pagherà il danno erariale quando, a breve, il vincitore del precedente concorso a cattedra, passati tre anni, non sarà assunto? Pagherà di tasca sua? Basta giocare con il diritto al lavoro delle persone e con la vita di 50 mila maestre che grazie alla Buona Scuola, la riforma Renzi, non potranno avere più un incarico dopo 36 mesi, per non parlare delle 6 mila maestre assunte che insegnano ai nostri figli. A volte bisogna avere il buonsenso di tacere. Dal 28 aprile qualcuno sciopera anche per i pareri personali che hanno influito su alcune scelte politiche del PD di Renzi come ha rivendicato a Fahrenheit una volta. Ora è arrivato il tempo di ascoltare la piazza e agire con buon senso. La scuola italiana ha bisogno di essere giusta”.
Risponde in questo modo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, a Marco Campione (PD) che, lavorando nella segreteria tecnica del Miur, afferma di esprimere la propria posizione personale sui diplomati magistrale e laureati in SFP. Come riporta la rivista specializzata, il post di Campione “è di commento alla situazione venutasi a creare dopo la divulgazione del parere dell’Avvocatura dello Stato, che imprimerà un’accelerazione alle decisioni da assumere. La soluzione – per Marco Campione – è quella di una fase transitoria analoga a quella già prevista dal Decreto Legislativo n. 59/2017 per la secondaria, il concorso per abilitati che è in fase di svolgimento”.
Per Anief è giunta l’ora di dare ascolto e riconoscere i diritti di coloro che operano nella scuola da anni: ecco perché è accanto a loro, sposando le ragioni dello sciopero della fame con presidio permanente al Miur dal 28 aprile delle maestre e scioperando ancora il 2 e il 3 maggio, #perunascuolagiusta
Il giovane sindacato non ci sta a soccombere al licenziamento di migliaia di maestre e maestri, di cui una parte già assunti a tempo indeterminato, per via della posizione espressa in queste ultime ore dall’Avvocatura di Stato, che dà seguito all’assurda sentenza n. 11 dell’Adunanza Plenaria del 20 dicembre scorso. L’organizzazione sindacale ha deciso di mettere a disposizione un budget per il rimborso parziale delle spese viaggio per chi aderirà alla protesta di piazza prevista a Roma, indetta dai rappresentanti del coordinamento dei docenti diplomati magistrale abilitati.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Per lo sciopero di inizio maggio, Anief invita i 140 mila supplenti docenti, a cominciare dalle 50 mila maestre inserite con riserva nelle Gae, ad astenersi dal lavoro prima di essere licenziati al 30 giugno o dopo il superamento dell’anno di prova, al fine di chiedere la riapertura straordinaria delle GaE per tutto il personale abilitato e un nuovo piano straordinario di 100 mila assunzioni in ruolo per tutto il personale precario. La protesta è estesa al personale Ata, dimenticato dalla Legge 107/15 e con poche unità assunte nel biennio a seguire. Sarà l’ultima occasione nel corrente anno scolastico per farsi sentire dalla Politica, prima di lasciare il tema ai tribunali.
Nel frattempo, proprio per opporsi alla decisione dell’Avvocatura dello Stato, l’Anief ha predisposto uno specifico ricorso, rivolto al giudice del lavoro, finalizzato proprio ad opporsi al licenziamento dei diplomati magistrale che hanno superato l'anno di prova: per informazioni cliccare qui.
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