Nel giorno della Festa della Repubblica, duro monito di Marcello Pacifico - presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - impegnato a Copenhagen in un incontro della Cesi, la Confederazione europea dei sindacati indipendenti che raccoglie organizzazioni sindacali dei vari paesi europei. Le norme in vigore nella nostra Penisola, violano almeno sette articoli della Costituzione italiana e tre direttive europee, la cui adozione avrebbe garantito tutele ai cittadini lavoratori statali: penalizzati per la mancata tutela del diritto all’avvicinamento alla famiglia, per l’accesso ritardato ai pubblici uffici, per una retribuzione iniqua, per una ricostruzione di carriera incompleta e per una pensione e liquidazione inadeguata.
Conclusa oggi a Palermo, la lunga serie di incontri con il personale, tenuta in tutte le regioni d’Italia: a tanti amministrativi, tecnici, ausiliari e Dsga, il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, ha illustrato i motivi per cui la riforma 107/2015 non può soddisfare la categoria, per la quale non è stata prevista alcuna forma di carriera professionale, né un’immissione in ruolo. E nemmeno una modalità d’incremento in busta paga. L’unica buona notizia per questa categoria di lavoratori precari, rivendicata dall’Anief da mesi, è la tardiva nota 15307, del 31 maggio 2016, con cui il Miur ha autorizzato gli Usr a procedere con le proroghe fino al 31 agosto dei contratti di supplenza del personale Ata conferiti su posti in organico di diritto. Che però continuano ad essere considerati tali solo in minima parte.
Marcello Pacifico (presidente Anief): la verità è che la riforma ha prima ignorato e poi calpestato gli amministrativi, tecnici, ausiliari e Dsga. E questo è palese, c’è un forte malcontento. Per tali motivi, abbiamo concordato l’esigenza di redigere una specifica piattaforma Ata e di continuare il confronto sulle principali rivendicazioni da sostenere. E nel frattempo continua la battaglia legale per le mancate assunzioni.
Viene da chiedersi che fine abbiano fatto le oltre 6.200 stabilizzazioni “congelate” lo scorso anno, per via delle improbabili (mai realizzate) assegnazioni di quei posti ai 1.644 lavoratori perdenti posto delle province. E per quale motivo, anziché potenziare questi organici, si preferisce lasciare sguarnite le scuole del dopo 107/15. Penalizzate anche dalla recente mancata sostituzione di assistenti amministrativi e tecnici di ruolo per i primi sette giorni di assenza.
Marcello Pacifico (presidente Anief): è bene che al Ministero dell’Istruzione si rendano conto che è giunta l’ora di stabilizzare il personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Concedendo loro pure l’assunzione con modalità retroattiva. Senza personale addetto alla pulizia e sorveglianza, sia quello legato direttamente ai progetti e alla didattica innovativa, gli obiettivi fissati in ogni istituto attraverso il Piano dell’offerta formativa di durata triennale non saranno attuabili.
Nella lettera – inviata al capo di gabinetto del Miur, dottor Alessandro Fusacchia, e al direttore generale per il personale scolastico del Miur, la dottoressa Maria Maddalena Novelli – il giovane sindacato chiede di avviare agli Usr di competenza “urgenti indicazioni in ordine alle modalità e alla tempistica con cui intende far svolgere ai ricorrenti beneficiari delle ordinanze sopra indicate le prove suppletive scritte e, ove previste, per quelle pratiche e di laboratorio”. Inoltre, Anief chiede un incontro dei dirigenti Miur con una propria delegazione. Oltre alle ordinanze favorevoli delle scorse settimane, il sindacato ricorda all’amministrazione che c’è anche l’ordinanza TAR Lazio n. 3360/2013 del 29.08.2013, che ha valutato un caso simile, la quale ha espressamente previsto che l'Amministrazione provvedesse a predisporre delle selezioni d'esame riservate.
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