La stampa specializzata riferisce di procedure di "oscura comprensione; e poi punteggi pregressi mancanti, confusione tra titoli e servizi. Inevitabile dunque che i numeri messi a disposizione per i reclami fossero presi d'assalto, con la conseguente che la casella di posta è ormai piena e non riceve altri messaggi". Spuntano anche punteggi iperbolici, impossibili da realizzare.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): dopo le esclusioni illegittime e gli invii con problemi tecnici, arriva un'altra 'tegola'. È la conferma del paradosso tutto italiano, figlio del mal funzionamento o, quantomeno, della superficialità nell'operare da parte della pubblica amministrazione. Soprattutto quando si ha a che fare con il personale precario.