È assodata e inequivocabile “la illegittimità dell’art. 3 d.p.c.m. 29 novembre 2016 nella parte in cui limita il novero dei beneficiari della Carta elettronica del docente ai soli lavoratori a tempo indeterminato”: a scriverlo è il Tribunale di Velletri che ha quindi accolto il ricorso presentato dai legali Anief in difesa di un insegnante che tra il 2018 e il 2022 ha svolto supplenze nella scuola senza vedersi riconoscere la card annuale da 500 euro per l’aggiornamento professionale: il giudice del lavoro non ha avuto dubbi nel conferire al docente i 2.000 euro negati per altrettante supplenze e condannare quindi la condotta discriminatoria decisa dal legislatore e attuata dal Ministero.
“Nel comparto pubblico due dipendenti su tre hanno oltre 50 anni di età: si tratta di 2,2 milioni su 3,2 milioni. È urgente introdurre una ‘finestra’ di pre-pensionamento per quelli che lavorano nella Scuola, ad iniziare dai docenti: è troppo alto, infatti, il gap generazionale tra studenti e docenti e questo rischia di compromettere anche l’apprendimento e la didattica”: a dichiararlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, dopo avere appreso dei dati aggiornati sulla composizione dei lavoratori che operano nel pubblico impiego.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): “La didattica digitale ha un effetto positivo sugli apprendimenti in ogni ordine scolastico, per ogni disciplina scolastica, ma il vero problema sono gli organici e le classi pollaio”.
Per il giovane sindacato hanno partecipato all’incontro i Segretari Generali Giovanni Portuesi e Andrea Messina. L’incontro ricco di informazioni riguardava il DM 65 del 12 aprile 2023 (750 milioni di euro); NUOVE COMPETENZE E NUOVI LINGUAGGI – RIPARTO DELLE RISORSE; DM 61 del 3 aprile 2023 NUOVE COMPETENZE E NUOVI LINGUAGGI – ESPERIENZE ALL’ESTERO; DM 66 DEL 12/04/2023 (450 milioni di euro); “Modalità di coordinamento e realizzazione di una piattaforma digitale per la formazione del personale scolastico alla transizione digitale”, DM 222 del 2023, ripartizione di fondi ai CPIA per gli ambienti di apprendimento digitali (la ripartizione prevede, una differenze tra nord e sud a favore del mezzogiorno).
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