Il sindacato ricorda che una parte dei precari scorrettamente esclusi, almeno diecimila, insegnano già stabilmente: fanno funzionare i nostri istituti e vengono nominati attraverso le graduatorie d’Istituto. Altre migliaia sono supplenti ‘brevi’: costoro, nelle intenzioni del legislatore della Legge 107/15, saranno sostituiti dagli insegnanti assunti con il cosiddetto “potenziamento”, la fase C del piano straordinario di assunzioni. Esclusi, pure loro in modo illegittimo, i precari non abilitati, i docenti di ruolo e gli abilitandi: nessuno di loro potrà presentare la domanda on line di accesso alla selezione pubblica, da attuare on line tra il 29 febbraio e le ore 14.00 del 30 marzo. La prossima settimana, il giovane sindacato comunicherà le modalità per ricorrere e partecipare comunque al concorso: l’obiettivo è chiedere ai giudici del Tar un provvedimento cautelare che permetta di sedersi alle prove scritte di primavera.
Marcello Pacifico (presidente Anief): dopo anni di supplenze viene detto loro che non servono più. Dopo che hanno tarato il loro un piano di studi universitario per fare gli insegnanti, sostenendo gli esami utili, richiesti proprio dal Miur attraverso le tabelle predisposte a questo scopo, gli si dice che è stato tutto inutile. Più che il Governo del merito o dello “Sblocca Italia”, quello attuale si sta dimostrando un Esecutivo che separa i cittadini: con la laurea possono diventare dirigenti degli enti locali, ma non possono fare l’insegnante. Nel Paese dove operano i docenti più vecchi al mondo occorrerà rivolgersi al giudice per far accedere al concorso i giovani titolati a farlo. I precedenti ci danno ragione: nel 2012 ci aveva provato il ministro dell’Istruzione Profumo bloccando i laureati dopo il 2002 e perse la disputa giudiziaria di fronte ai legali dell'Anief. Ora toccherà al ministro Giannini.
L'Anief annuncia ricorsi contestando che "chi ha i titoli per concorrere non può essere estromesso".
Per affrontare il Concorso a Cattedra, affidati ad Eurosofia! I nostri formatori, con esperienza pluriennale nel campo dei concorsi pubblici, hanno strutturato un corso che consentirà di acquisire competenze e nozioni efficaci per superare la prova.
Eurosofia, che già 2 anni fa ha curato con grande successo la preparazione dei candidati alle selezioni, organizza in collaborazione con il Sindacato Anief, (noto per il successo dei ricorsi sui criteri di valutazione del precedente concorso a cattedra che hanno permesso di superare le prove a migliaia di candidati) il corso di preparazione utile al superamento di tutte le prove. Il corso di formazione è di 120 ore, di cui 110 ore in modalità e-learning e 10 ore in presenza nelle principali città italiane (Bari ,Benevento, Bologna, Cagliari, Catania, Cosenza, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Pescara, Roma, Torino, Venezia), utili al superamento delle prove per tutte le classi di concorso.
Le lezioni in presenza si svolgeranno in tutte le province con un minimo di 15 partecipanti e saranno tenute da formatori qualificati, con esperienza pluriennale nel campo della preparazione ai concorsi, alla formazione universitaria e alla formazione professionale.
Si potrà inoltrare la domanda a partire dalle ore 8.00 di lunedì 29 febbraio e fino alle ore 14.00 del 30 marzo 2016.
Nei prossimi giorni, il giovane sindacato comunicherà le modalità per ricorrere e partecipare comunque alla selezione.
Il processo di ridimensionamento del personale amministrativo e dirigenziale in seno all’ex provveditorato agli Studi friulano è iniziato nel 2000, lo stesso anno in cui nell’istruzione pubblica italiana è stata avviata l’autonomia degli istituti: negli ultimi 15 anni, i vari Governi hanno progressivamente smantellato gli uffici scolastici periferici nella convinzione che le scuole avrebbero potuto far da sé. Ma si è trattato di un clamoroso errore. Perché, parallelamente, abbiamo assistito a un dimensionamento di scuole e di personale mai visto nella storia della scuola pubblica nazionale. Il Governo Renzi ha completato l’opera: niente supplenze agli Ata per i primi sette giorni di assenza, niente immissioni in ruolo e pure “congelamento” del turn over.
Marcello Pacifico (presidente Anief): tagli, dimensionamento e riduzione degli organici ci stanno portando verso la progressiva inefficienza del sistema.
ROMA, 25 FEB - "Da un'analisi delle tabelle annesse al nuovo regolamento approvato in settimana per la riforma delle classi di concorso spuntano incongruenze, un concentrato di errori, refusi e accorpamenti forzati delle discipline": lo afferma in una nota l'Anief. Gli errori, segnala l'organizzazione sindacale, riguardano, ad esempio, la parte che riguarda la cosiddetta A-23 (Lingua italiana per discenti di lingua straniera), ma anche A-25 (Lingua inglese e seconda lingua comunitaria nella scuola secondaria di primo grado ), A-36 (Scienze e tecnologie della logistica), A-41 (Informatica), B-16 (Laboratori di scienze e tecnologie informatiche ), B-19 (Laboratori di servizi di ricettività alberghiera), relativamente al titolo d'accesso, non è stata indicata la qualifica in qualità di titolo congiunto al diploma, come è stata invece indicata per le classi B-20 (Laboratori di servizi enogastronomici, settore cucina ), B-21 (Laboratori di servizi enogastronomici, settore sala e vendita) e, anche per chi insegna nei licei coreutici. E la lista di errori, avverte Anief, "si allunga di ora in ora".
"Perché il Ministero dell'Istruzione - chiede il presidente Marcello Pacifico - ha prodotto delle tabelle così altamente rivedibili e soggette, se non modificate, a sicuri ricorsi? Il sospetto cresce: il vero fine del Miur era, e rimane, quello di spianare la strada ai processi di mobilità coatta su discipline poco conosciute dai malcapitati insegnanti", conclude.(ANSA).
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.