Questa sera, una delegazione nazionale del giovane sindacato, guidata dal suo presidente nazionale e aperta al coordinamento dei diplomati magistrale abilitati, ha chiesto ai dirigenti del Miur d'intervenire presso l'Avvocatura di Stato per acconsentire alla richiesta di sospensione dei ricorsi pendenti in attesa delle sentenza della Cassazione, della Cedu e della decisione del Parlamento Ue sul reclamo collettivo, un reclamo presentato a nome di 20 mila maestre che dal 28 aprile inizieranno lo sciopero della fame e manifesteranno per la quarta volta in cinque mesi davanti al Miur il prossimo 3 maggio a conclusione della due giorni di sciopero.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Abbiamo chiesto che per la terza volta si riaprano le GaE, in modo da consentire alla giustizia di prevalere sulla burocrazia. La prima volta, nel 2008, l’operazione si giustificò ad un difetto di giurisdizione; la seconda, quattro anni dopo, si palesò un presunto conflitto di giudicato; oggi, chiediamo un intervento che anticipi l’esito della Cassazione, dando ragione così alle associazioni e ai sindacati che lo chiedono in modo compatto. E, a maggiore ragione, ora che anche la stessa amministrazione centrale ha espresso il desiderio di trovare una soluzione di tipo legislativo. I dirigenti del Miur hanno spiegato che faranno valutare la richiesta formulata all’Avvocatura attraverso il proprio ufficio legislativo, fermo restando che qualsiasi decisione non sarà comunque vincolanti per i giudici.