Chiuse da qualche giorno le operazioni per presentare domanda di trasferimento per i docenti, i tribunali continuano a dare ragione all'Anief e a riformare il contratto collettivo nella parte in cui non riconosce pari dignità al servizio preruolo ai fini del raggiungimento dei 5 anni di permanenza su posto di sostegno. Ancora possibile aderire agli specifici ricorsi Anief sulla Mobilità 2017.
Il Tribunale del Lavoro di Belluno emana una nuova sentenza in cui dà conferma che il CCNI sulla mobilità è illegittimo nella parte in cui non attribuisce rilevanza alcuna al servizio su posto di sostegno svolto durante il periodo di precariato ai fini del raggiungimento del quinquennio di permanenza sul sostegno. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Ida Mendicino e Denis Rosa ottengono una nuova vittoria per il nostro sindacato e la conferma che anche le operazioni di Mobilità 2017 sono inficiate da una contrattazione che agisce in violazione di norme imperative.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): avevamo evidenziato sin da subito la necessità di una serie di modifiche al CCNI tra cui quella per il giusto riconoscimento al servizio svolto durante il precariato anche ai fini dell'assolvimento del vincolo su posto di sostegno e nel pieno rispetto della normativa comunitaria, ma non siamo stati ascoltati. Ora l'unica strada per ottenere giustizia è quella dei tribunali e, ancora una volta, il nostro sindacato interverrà per sanare le illegittimità rilevate da tempo e per tutelare davvero i diritti dei lavoratori.
L'Anief ha, infatti, già attivato le procedure per proporre ricorso avverso le procedure di Mobilità 2017 cui è ancora possibile aderire. Per chi volesse ricorrere ora, infatti, sarà sufficiente inviare, a integrazione della domanda già correttamente compilata e inoltrata online entro il termine del 6 maggio, i modelli integrativi predisposti dall'Anief e reperibili in corrispondenza di ogni singolo ricorso.