Nel decreto sulla scuola, approvato dal Consiglio dei ministri per introdurre “misure urgente” in risposta al Coronavirus, sono confermate le due le ipotesi in campo su scrutini ed Esami di Stato. Tutto dipenderà dal ritorno o meno nelle classi entro il prossimo 18 maggio. Con apposita ordinanza, il ministro dell’Istruzione darà indicazione su requisiti di ammissione alla classe successiva, tenuto conto del recupero degli apprendimenti e scrutini, della semplificazione dell’esame del primo ciclo e secondo ciclo, della sostituzione dell’esame con un elaborato per la scuola dell’obbligo e una discussione della sola prova orale in video-conferenza.
Marcello Pacifico (Anief): “Sulla valutazione degli alunni è bene che l’ultima parola spetti sempre agli organi collegiali, quindi dal Collegio dei docenti, Consiglio d’Istituto, Dipartimenti e Consigli di Classe, che in questo periodo possono essere programmati in modalità telematica. In tal modo, affidandosi alle singole istituzioni scolastiche, si valorizzerebbero al massimo anche le esperienze didattiche messe in campo nelle ultime e nelle prossime settimane. Mentre per gli Esami di Stato rimane fondamentale che si tenga conto del programma svolto dalle classi sino ad oggi. Certamente, l’esame può essere svolto in maniera telematica senza pensare di rinviarlo, così come avviene da tempo in molte Università. Sarebbe però meglio ancora non escludere la possibilità di spostare di alcuni mesi, a settembre o ottobre, le modalità tradizionali di svolgimento degli Esami di Stato, previste dal decreto 62/2017, attuativo della Legge 107 del 2015”.