Ad Asmara il governo eritreo dispone la quarantena per gli insegnanti della scuola italiana che rientrano da Roma. Marcello Pacifico (Anief): “Non è la soluzione, si chiudano le scuole e si applichi al personale la normativa relativa alle forze di causa maggiore. Il Maeci convochi i sindacati rappresentativi”
Lo ha detto la Corte d’Appello di Firenze, che ha condannato il ministero a corrispondere al dipendente otto mensilità dell’ultima retribuzione globale e a corrispondergli le progressioni di carriera non riconosciute durante il precariato. Questa sentenza conferma che la prassi italiana dell’abuso dei contratti a termine su posti vacanti, oltre i 36 mesi, viola la normativa comunitaria e produce un ingiustizia verso il lavoratore.
Marcello Pacifico (Anief): “È una lunga battaglia quella che abbiamo condotto per il rispetto del lavoro dei precari della scuola italiana e ora la Corte d’Appello di Firenze ci ha dato piena ragione, chiarendo all’amministrazione appellante che le immissioni in ruolo successive non possono cancellare l’abuso della reiterazione di contratti a termine perpetrate per anni a discapito dei lavoratori della scuola in violazione di norme imperative europee e questo è stato anche confermato dalla Corte di legittimità del 7 novembre 2016. Non possiamo che essere soddisfatti di tutti i risultati ottenuti difendendo i diritti dei lavoratori a tempo determinato anche dopo l’avvenuta immissione in ruolo”.
Viste le numerose richieste di chiarimenti, l’Anief prova a fare il punto sulla riapertura delle scuole nel territorio piemontese da lunedì 2 marzo e su chi a partire da tale data dovrà prendere servizio, se docenti, Ata o entrambe le categorie di personale scolastico: per due giorni, si procederà alle operazioni di pulizia e sanificazione delle aule e di tutti i locali scolastici ed è chiaro che la presenza dei docenti a scuola per la riunione di organi collegiali, ma anche del personale che opera nelle segreterie, non dovrà interferire con tali attività
In seguito all’Ordinanza e alla nota di chiarimenti dell’Usr Sicilia, tutto il personale impegnato nei servizi di assistenza specialistica in favore degli alunni disabili (ASACOM) non potrà accedere ed erogare le ore previste per causa di forza maggiore. I diretti interessati hanno segnalato la situazione della Categoria degli assistenti all'autonomia e alla comunicazione attraverso una lettera, che è stata inviata al Presidente della Regione Siciliana, al Sindaco della Città Metropolitana di Palermo, al Settore Educazione, Istruzione e Formazione (U.O. Assistenza Specialistica del Comune di Palermo)
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