Si tratterebbe di un ritorno al sistema precedente alle riforme Moratti e Gelmini, con il vantaggio di avere docenti ancora più competenti e inclusi in nuove classi di concorso. L’impianto della controriforma è già previsto nel Documento di Economia e Finanza della legge di bilancio in via di approvazione. Il progetto è condiviso anche in Parlamento, dove nelle commissioni di competenza si discute su disegni di legge orientati verso lo stesso scopo, e pure dal Ministro dell’Istruzione. Plauso del sindacato Anief: sono tutte modifiche che caldeggiamo da quando siamo nati, perché l’istruzione va affidata a persone competenti e specializzate.