Primo provvedimento del Tribunale del Lavoro di Potenza che segna un'altra importante vittoria per le tesi sostenute dal nostro sindacato in materia. Il Giudice del Lavoro, infatti, ha accolto il ricorso e annullato il CCNI nella parte in cui non attribuisce punteggio al servizio svolto nelle scuole paritarie. Marcello Pacifico: “La normativa sulla parità scolastica è chiara e nonc'è alcuna ragione per pensare di discriminare in sede di mobilità tra servizi facenti parte del sistema di istruzione come delineato dalla legge n. 62/2000 e, dunque, aventi per legge la medesima dignità e le medesime caratteristichenegando, peraltro, che quegli anni di servizio abbiano contribuito ad accrescere l'esperienza e la professionalità del lavoratore. Con la rappresentatività ci impegneremo per conformare le disposizioni contrattuali alle leggi dello Stato. È inconcepibile che le regole per la mobilità del prossimo anno siano state confermate nella loro interezza con il beneplacito dei sindacati già rappresentativi e con le illegittimità che da anni segnaliamo. Porteremo noi ai tavoli i diritti dei lavoratori della scuola e chiederemo rispetto per la normativa interna e comunitaria”.
Di contrattazione, diritti dei lavoratori e mobilità si parlerà anche nel corso dei nuovi seminari gratuiti sulla legislazione scolastica organizzati da Anief ed Eurosofia “DIES IURIS LEGISQUE” che si svolgeranno in tutta Italia nel corso dei prossimi mesi e che vedranno come relatore proprio il presidente Anief Marcello Pacifico.
Lo studio della testata specializzata ha analizzato le novità introdotte dal Decreto legislativo 62/2017, dai decreti Miur nn. 741/2017 e 742/2017 e dalla nota 1865/2017 relativi all’esame conclusivo della secondaria di primo grado e alla valutazione; appare evidente che il nuovo assetto normativo intervenuto negli scorsi mesi ha generato molta confusione e non pochi problemi interpretativi. Anief evidenzia come l'autonomia scolastica abbia subìto, nel tempo, una sostanziale trasformazione e sia diventata una sorta di esaltazione delle verifiche uniformate e nozionistiche, degradando sempre più verso un progressivo 'svilimento' degli Esami di Stato e del titolo di studio: il trend sembra essere quello di concedere sempre più spazio e rilevanza alle verifiche standardizzate dell'Invalsi, a discapito proprio del valore formativo degli esami conclusivi e del titolo acquisito.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Per certificare le competenze degli studenti occorre puntare sulla valutazione qualitativa che si può ottenere solo attraverso una buona didattica. Investire sulle prove standardizzate è una pratica che condurrà a una scuola priva di pregnanza qualitativa; di certo la strada da percorrere non è questa e solo attraverso una buona didattica si può ottenere una scuola di qualità. Molti paesi, invece, compreso il nostro, stanno riformando il sistema educativo principalmente per un motivo economico: ma come possiamo pensare che questo tipo di formazione sia la strategia vincente se non sappiamo neanche come sarà l’economia mondiale tra due mesi?
Ripartono in tutte le regioni i nuovi seminari di formazione gratuiti sulla legislazione dal titolo “DIES IURIS LEGISQUE”, organizzati da ANIEF ed EUROSOFIA, centrati sulle nuove norme scolastiche introdotte dalla legge 27 dicembre 2017, n. 205, sull’organizzazione dell’orario di lavoro e sulla contrattazione, a cui sono invitati tutti i docenti e ata, e tutti i candidati RSU.
Il prossimo evento in programma:
Scandicci (Fi), il 2 febbraio, dalle 9.00 alle 13.00 presso, I.S.I.S "B. Russel - I. Newton"Via Fabrizio De Andrè, 6
I partecipanti hanno diritto all’esonero dal servizio, ai sensi della normativa vigente. Gli interessati possono inviare una e-mail, entro 5 giorni dall’evento, al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per riservare la propria partecipazione all’evento.
Scarica le locandine secondo il calendario degli incontri e partecipa, alla presenza del presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico.
Dopo la riuscita mobilitazione delle maestre e dei maestri con diploma magistrale, è stato indetto lo sciopero degli scrutini a febbraio, per il primo e secondo ciclo d'istruzione, e un nuovo sciopero e manifestazione a Roma davanti il Parlamento, nel giorno d'insediamento delle Camere, il 23 marzo prossimo. E la protesta continua ogni giorno con sit-in spontanei nelle piazze italiane. Tra le motivazioni: la riapertura delle GaE, lo sblocco dell'indennità di vacanza contrattuale, l'adeguamento del contratto alla normativa comunitaria. Scarica i 10 punti della piattaforma predisposti da Anief e la bozza del decreto legge propostodallo stesso sindacato autonomo.
Secondo l’Anief, le proteste a raffica sono necessarie. Perché la misura è colma e mai come in questo momento, a cavallo tra due legislature, occorre mandare un chiaro segno a chi governa le sorti dell’istruzione pubblica del Paese. Un segnale che tutto il personale è invitato a mandare: lo stop, infatti, per il personale docente, Ata ed educativo, sia a tempo determinato che indeterminato.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Se lo sciopero dell’8 gennaio ha avuto il merito di rendere le famiglie edotte di un problema che in primo luogo ha investito 50mila insegnanti, beffati dal tradimento del giudicato amministrativo che li aveva immessi nei ruoli dello Stato o li aveva individuati come supplenti, il rinvio degli scrutini dei prossimi giorni vuole coinvolgere pure i consigli di classe della primaria, medie e superiori su temi che riguardano da vicino il personale docente e Ata, il cui grado di sopportazione è ormai vicino allo zero e che abbiamo avuto modo di raccogliere ascoltandolo nei ripetuti incontri degli ultimi mesi. Non possono essere di certo un contratto-farsa, con aumenti ridicoli, più norme e sanzioni peggiorative, come vorrebbe l’Aran, a soddisfare una categoria che continua ad essere tradita e vilipesa a trecentosessanta gradi da proposte irricevibili. Il programma degli scioperi si concluderà il 23 marzo, con l’inizio dei lavori da parte delle nuove Camere. Noi, come sindacato e con i lavoratori che lo vorranno, saremo lì: davanti a Montecitorio, per informare il nuovo Parlamento appena insediato delle tante problematiche irrisolte del settore: per chiedere ai nuovi deputati un calendario urgente da predisporre per l’approvazione di norme urgenti.
Sul diritto agli scatti di anzianità per il personale precario e al risarcimento del danno per illecita reiterazione di contratti a termine su posti vacanti aveva ragione l'Anief e i tribunali continuano a condannare il MIUR per violazione delle Direttive UE. Stavolta è il Tribunale del Lavoro di Bologna a dare piena ragione alle tesi patrocinate dai legali Anief Fabio Ganci, Walter Miceli e Tiziana Sponga e a riconoscere a tre docenti precarie il diritto a un risarcimento che supera i 70mila Euro tra indennizzo per mancata stabilizzazione e progressioni di carriera mai percepite. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Ribadiamo per l'ennesima volta che la disparità di trattamento posta in essere nei confronti dei precari della scuola italiana non è più tollerabile. Con la rappresentatività ci faremo portavoce di tutti i lavoratori precari o che sono stati precari e ancora non riescono a ottenere il giusto riconoscimento dei tanti anni svolti con contratti a termine e richiederemo la stabilizzazione dopo 36 mesi di servizio e il diritto a percepire le progressioni stipendiali anche durante il precariato con riconoscimento, all'atto dell'immissione in ruolo e nella ricostruzione di carriera, dell'intero periodo lavorato, senza alcuna discriminazione”. Ancora possibile aderire ai ricorsi promossi dall'Anief.
Di contrattazione, diritti dei lavoratori precari e di ruolo, retribuzione e ricostruzione di carriera si parlerà anche nel corso dei nuovi seminari gratuiti sulla legislazione scolastica organizzati da Anief ed Eurosofia “DIES IURIS LEGISQUE” che si svolgeranno in tutta Italia nel corso dei prossimi mesi e che vedranno come relatore proprio il presidente Anief Marcello Pacifico.
Continua il viaggio dei corsi di formazione gratuiti che il giovane sindacato porta in giro per l’Italia, all’interno degli istituti, aperti gratuitamente a tutto il personale scolastico e tenuti dal professor Marcello Pacifico: “DIES IURIS LEGISQUE” dà appuntamento ad Erice e a Cagliari. I seminari sono organizzati da Anief, con la collaborazione di Eurosofia, e sono rivolti a docenti, Ata, precari e di ruolo, candidati Rsu. I partecipanti hanno diritto all’esonero dal servizio, ai sensi della normativa vigente. Gli interessati possono inviare una e-mail al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Vediamo nel dettaglio i punti che si analizzeranno: la Legge di Bilancio 2018, le ipotesi di CCNL 2016/2018 e relative al CCNI sulla mobilità, la contrattazione scolastica, il funzionamento dell'organico dell'autonomia, la contrattazione d'Istituto, l’organizzazione dell’orario, il merito professionale, la formazione e la progressione di carriera; le diverse disposizioni introdotte con la Legge n. 205 del 27 dicembre 2017 che avranno una ricaduta sicura sul personale. Si discuterà poi delle novità in arrivo per il personale Ata e del concorso per DSGA che dovrebbe svolgersi entro dicembre 2018, dell’introduzione di norme con specifiche sulla qualifica di educatore socio-pedagogico e pedagogista, la valorizzazione dei titoli abilitanti in occasione degli aggiornamenti delle Graduatorie di istituto, con particolare attenzione a quelli conseguiti in ambito universitario. Infine, il presidente Marcello Pacifico si soffermerà sui risvolti, economici e normativi, relativi alla trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale, bloccato da quasi 10 anni, e sulla mobilità del personale a cui sono interessati tutti coloro che intendono spostarsi nel corso della prossima estate.
Le recenti riforme pensionistiche hanno modificato le modalità di accesso alla pensione e di calcolo dell’assegno. Per fare chiarezza abbiamo diviso il post in tre punti:
Per il giovane sindacato, non sottoscrivendo l’irricevibile proposta dell’Aran si può sempre recuperare l'indennità di vacanza contrattuale, peraltro una volta e mezza superiore ai nuovi aumenti previsti dalla Legge di Stabilità 2018. L’ipotesi prende corpo, perché con il passare dei giorni, anziché ridursi, stanno aumentando i punti di attrito tra i rappresentanti dei lavoratori e la parte pubblica, che non a caso tarda a riconvocare il tavolo: dalle risorse che i sindacati chiedono di spostare nella contrattazione all’interno degli istituti, alle sanzioni disciplinari e i “campi di divieto” che l’amministrazione vuole incrementare; dalla stretta sui permessi, alla scarsità di risorse che non coprono per tutti i lavoratori nemmeno gli 85 euro lordi, già largamente inferiori a questo spetterebbe al personale senza contratto dal 2009. Senza dimenticare che la parte pubblica avrebbe anche intenzione di trasformare la formazione in “obbligatoria, non retribuita e fuori dall’orario di lavoro”, andando addirittura oltre a quanto previsto dalla nefasta Legge 107/2015.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Difficilmente un nuovo Governo, senza una forte maggioranza parlamentare e una decisa volontà politica, potrebbe chiedere alla Camere di ratificare un decreto legge per inasprire le vecchie norme contrattuali sull’orario di lavoro, sui permessi e sulle sanzioni disciplinari. Senza un nuovo accordo, infatti, rimangono disattese le regole del decreto legislativo 150 del 2009, il cosiddetto decreto Brunetta, su merito, performances e relazioni sindacali. Ecco perché secondo noi, in assenze di risorse e con queste premesse, è inutile firmare. Mentre è più conveniente, anzi diventa a questo punto necessario, inviare la diffida Anief per sbloccare finalmente quell’indennità di vacanza contrattuale utile per legge a fare da ‘paracadute’ in tutti i periodi di mancato accordo.
Anief ricorda che ricorrendo in tribunale si possono recuperare 2.654 euro di arretrati, incrementati dei primi due mesi del 2018 indebitamente sottratti, e a partire da settembre 2015, come ha confermato due anni fa la Corte Costituzionale: basta consegnare il modello di diffida predisposto dall’Anief, attraverso cui recuperare almeno 270 euro di aumento, da suddividere in due parti uguali: la prima sulla mancata assegnazione dell’indennità di vacanza contrattuale, la seconda di effettivo incremento. Ancora per pochi giorni, infine, è possibile candidarsi come Rsu dell’Anief, compilando on line la scheda sul portale Anief.
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