ISEE 2017, novità e come richiederlo: clicca qui per scaricare il file con la documentazione necessaria
Al fine di accedere ad agevolazioni o prestazioni a sostegno del reddito è necessario presentare il modello ISEE, l’indicatore della situazione economica equivalente. In seguito alla riforma del 2015 il modello non scadrà dopo un anno dalla sua consegna, ma scadrà sempre il 15 gennaio dell’anno successivo a quello della presentazione, quindi, quelli emessi nel 2016 dovranno essere rinnovati per poter continuare ad accedere alle agevolazioni.
I redditi di riferimento, presi in considerazione, sono quelli relativi al secondo anno precedente la domanda, mentre, i patrimoni sono quelli relativi l’anno precedente la stessa. Ma quale documentazione deve essere presentata? Per potere richiedere il modello ISEE sono necessari i seguenti dati:
· saldo e giacenza al 31 dicembre 2016 (conti correnti e prepagate con iban)
· redditi percepiti dell’anno 2015
· eventuali buoni fruttiferi postali
· certificati che attestano eventuali assicurazioni sulla vita
· documento di identità di chi lo richiede
· codici fiscali di tutti i componenti del nucleo familiare
· stato di famiglia o sua autocertificazione
· auto o moto intestate ai componenti del nucleo familiare
· contratto di locazione se l’abitazione principale è in affitto
· dati catastali inerenti a fabbricati o terreni intestati alle persone presenti nel nucleo familiare
Fissata all’11 gennaio la discussione in Commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama del ddl n. 2630 di conversione in legge del decreto legge n. 244/2016. Entrambi i rami del Parlamento sono chiamati ad esaminare anche una serie di modifiche normative al testo approvato dal Governo a fine 2016, presentate dall’associazione sindacale Anief, finalizzate a riparare i danni organizzativi e alla didattica prodotti dagli ultimi provvedimenti in materia e che esploderanno il prossimo anno scolastico qualora non si adottassero i dovuti accorgimenti. Tra le modifiche chieste a favore di precari figurano l'inserimento degli abilitati nella fascia aggiuntiva GaE; il reclutamento di 20mila Ata e 8mila maestri d’infanzia, la stabilizzazione di 500 educatori in organico potenziato; il reclutamento dei vincitori dell'ultimo Concorso a cattedra, la validità delle Graduatorie di merito dove inserire tutti gli idonei all'organizzazione di prove suppletive dello stesso concorso per i candidati laureati o educatori ricorrenti; la cancellazione del limite-beffa di 36 mesi di servizio svolto per la stipula di contratti a termine. In ambito universitario e di ricerca, Anief reputa poi fondamentale assumere a tempo indeterminato i ricercatori lasciati da troppi anni nel limbo.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): seguire le nostre indicazioni permetterebbe di ridurre fortemente il precariato e fare in modo che si agevoli la continuità didattica e formativa dei nostri giovani, evitando, in tal modo, che i problemi organizzativi si ripercuotano negativamente sulla didattica e sulla formazione degli studenti. Nei prossimi giorni saranno, infatti, presentate ulteriori proposte al Governo e ai parlamentari, sempre attinenti allo spirito del provvedimento che non permette abrogazioni o soluzioni innovative se non già adottate attraverso precedenti provvedimenti similari.
Ancora vittorie per l’Anief presso i Tribunali del Lavoro avverso le procedure di Mobilità straordinaria 2016 poste in essere dal MIUR: i Giudici del Lavoro di Massa e Pavia accolgono i ricorsi Anief e rimodulano i trasferimenti in base al criterio del merito e nel pieno rispetto del punteggio posseduto dai ricorrenti. Gli avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Marco Di Pietro, Piera Bianchi e Giuseppe Campisi ottengono ragione in tribunale in favore di altri due nostri iscritti con la condanna del MIUR a rettificare le operazioni attribuendo il corretto Ambito richiesto dai docenti nella domanda di mobilità.
Supplenti, stipendi in ritardo.
In caso contrario, il prossimo anno scolastico e accademico i problemi diventeranno insanabili. Durante le vacanze natalizie, il sindacato Anief ha sviluppato una serie di modifiche normative che il Parlamento ha ora l’occasione di esaminare apportando i dovuti accorgimenti al decreto legge n. 244 del 30 dicembre 2017 che verrà esaminato nei dettagli con la riapertura dei lavori fissata la prossima settimana: primo step affidato alla Commissione Affari Costituzionali.
Gli emendamenti riguardano diversi punti: dalla proroga dei termini per attuare le nove leggi delega previste dalla Legge 107/2015, all'inserimento degli abilitati nella fascia aggiuntiva GaE; dal reclutamento di 20mila Ata e 8mila maestri d’infanzia, alla stabilizzazione di 500 educatori in organico potenziato; dal reclutamento dei vincitori dell'ultimo concorso a cattedra, alla validità delle Graduatorie di merito dove inserire tutti gli idonei all'organizzazione di prove suppletive dello stesso concorso per i candidati laureati o educatori ricorrenti; dall'estensione del corso-concorso per presidi ai ricorrenti del 2011, alla cancellazione del limite-beffa di 36 mesi di servizio svolto per la stipula di contratti a termine. Infine, in ambito universitario e di ricerca, Anief reputa sempre più impellente l’esigenza di assumere a tempo indeterminato i ricercatori e la proroga del del blocco per i distacchi e i comandi di docenti e personale Ata presso enti e Università.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): per Governo e Parlamento è un’occasione importante, per evitare che i problemi organizzativi si ripercuotano negativamente sulla didattica e sulla formazione degli studenti. L’opera del nostro sindacato non si fermerà qui: nei prossimi giorni saranno infatti presentate ulteriori proposte, sempre attinenti allo spirito del provvedimento che non permette abrogazioni o soluzioni innovative se non già adottate attraverso precedenti provvedimenti analoghi.
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