La Carta del docente non può essere negata ai precari con supplenza anche fino al termine delle lezioni e al 30 giugno: l’ha confermato il tribunale di Treviso che la settimana scorso ha fatto avere ad un insegnante i mille euro inizialmente non assegnati dall’amministrazione per le due annualità di supplenza prestate “negli a.s. 2020/21, da ottobre a giugno, e 2021/22, da settembre a giugno”.
Perché il settore della Scuola continua ad essere oggetto di tagli, come il dimensionamento degli istituti programmato dal governo Meloni, mentre altri servizi dell’amministrazione pubblica, come Sanità e Giustizia, non subiscono ridimensionamenti? Lo chiede oggi il sindacato Anief, che rivendica anche tempi certi e condanne alle spese per amministrazione inadempiente sul riconoscimento dei diritti dei precari, dopo che la CGIA ha conteggiato sprechi per 180 miliardi nella PA che penalizzano la fiscalità e aumentano l'evasione.
Chi sostiene che il rinnovo contrattuale 2019/21 sottoscritto in via definitiva il 18 gennaio all’Aran non ha prodotto aumenti adeguati al periodo fornisce una pessima informazione: lo sostiene il sindacato Anief, firmatario del Ccnl 2019/21, confortato dai numeri. “Rispetto all’incremento dell'inflazione certificata nel periodo corrispondente al rinnovo contrattuale, pari al 2,3%, il personale scolastico ha ottenuto aumenti del 4,2% recuperando in questo modo tutto l’innalzamento del costo della vita più l’intera parte degli arretrati”, spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
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