Si chiama Raffaella Mascolo e costituisce il caso su cui il 26 novembre scorso si era espressa la Corte europea condannando l’Italia per abuso di precariato. Il ricorso, patrocinato dai legali Anief De Michele e Galleano, accolto su tutta la linea: immissione in ruolo con acclusa ricostruzione di carriera.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): tutti i tribunali italiani si dovranno adeguare alla sentenza delle Corte europea, come ha fatto oggi il giudice di Napoli. Ma vinta questa battaglia l’Anief non si fermerà: oltre all’assunzione, i precari hanno diritto a percepire gli scatti di anzianità da precari, al pagamento delle mensilità estive, alla riconoscimento pieno del periodo pre-ruolo anche ai fini della mobilità.