Il concorso ATA terza fascia è una selezione pubblica per soli titoli (non sono previste prove d’esame) che permette di entrare nella graduatoria del personale ATA terza fascia per lavorare come supplenti.
Il concorso ATA terza fascia è una selezione pubblica per soli titoli (non sono previste prove d’esame) che permette di entrare nella graduatoria del personale ATA terza fascia per lavorare come supplenti.
Distribuito quindi anche il 5% delle risorse rimanenti finanziate nelle precedenti leggi di bilancio. Grazie alla battaglia Anief nei tavoli contrattuali, aumenti del salario accessorio (+5,2% RPD, +8,4% CIA, +39,3% Indennità DSGA) e arretrati per 26 mensilità in primavera, oltre a emolumentouna tantumper chi ha lavorato nell'anno scolastico 2022/2023. Aumenti del 10% delle ore aggiuntive ferme alla retribuzione del 2007.
Uno su sette tra i candidati potrà aspirare al ruolo rispetto alle domande pervenute (300 mila). Ma rimane aperta la procedura d'infrazione e la messa in mora dell'Italia per l'assenza di misure dissuasive e preventive per l'abuso dei contratti a termine e la disparità di trattamento tra personale precario e di ruolo.
"Per l’istruzione pubblica italiana il tema degli organici è fondamentale. Lo è per la scuola dell'autonomia e su qualsiasi argomento che riguardi la scuola: dal disegno di legge sul nuovo voto in condotta che il Ministro Giuseppe Valditara intende introdurre per cambiare le regole, ma anche e soprattutto per portare avanti la sfida del PNRR". Ad affermarlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, a margine dell'audizione tenuta oggi dalla delegazione dell’organizzazione rappresentativa in Senato sugli emendamenti al decreto Milleproroghe, il decreto legge 215 del 30 dicembre 2023.
Dopo quasi due anni di trattative si dovrebbe chiudere domani la questione sul nuovo contratto di Istruzione, Ricerca e Università 2019/21: alle 10.30 sono stati convocati i sindacati rappresentativi per la sottoscrizione del Contratto collettivo nazionale del lavoro 2019/21. Oltre all’assegnazione di circa 20 euro medi lordi ulteriori da assegnare e breve al personale docente e Ata, sono diverse le novità presenti nel testo da approvare e giù concordate lo scorso 14 luglio a netta maggioranza sindacale, tra cui l’Anief alla sua prima firma del Ccnl.
Un insegnante che in Italia sottoscrive una supplenza fino al termine delle lezioni o al 30 giugno ha pieno diritto ad avere la Carta del docente. Solo che deve presentare ricorso. A ribadirlo è stato ieri il Tribunale di Venezia che ha accolto il ricorso presentato dai legali Anief per tutelare il diritto alla formazione di un docente che tra il 2018 e il 2023 ha svolto supplenze di lunga durata ma non con scadenza 31 agosto. Il giudice del lavoro ha spiegato, nella sentenza, che “seguendo la recente Cassazione intervenuta sul punto ai sensi dell’art. 363- ter c.p.c. con la sentenza 29961/23, condivisa dal giudicante, la disposizione nazionale che limita la platea degli aventi diritto alla Carta Docente al personale di ruolo va disapplicata quantomeno con riferimento ai titolari di supplenze annuali e fino al termine delle attività scolastiche”.
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