Dopo l’incontro di ieri con i sindacati, oggi è arrivata l’ufficialità con la Circolare ministeriale n. 40055: le iscrizioni degli alunni all’anno scolastico 2024/25 si effettueranno dal 18 gennaio al 10 febbraio 2024. È questo l’arco di tempo durante il quale le famiglie potranno attuare, per la prima volta, le iscrizioni tramite la nuova piattaforma telematica, con accesso unico per usufruire dei principali servizi e strumenti del Ministero. Ad essere coinvolti in questa procedura saranno la maggior parte degli istituti statali e buona parte degli istituti regionali e comunali, nonché le scuole paritarie che hanno aderito all’iniziativa.
Tre supplenze annuali valgono 1.500 euro di Carta del docente. Anche se si tratta di contratti con scadenza 30 giugno. A ribadirlo, dopo l’illuminante sentenza della Corte di Cassazione di fine ottobre scorso, è stato il Tribunale di Velletri qualche giorno fa dicendo sì alla tesi dei legali Anief che rivendicavano l’assegnazione del bonus annuale per l’aggiornamento professionale per una insegnante precaria che tra il 2018 e il 2022 ha svolto del servizio a tempo determinato “con contratti fino al 30 giugno di ciascun anno scolastico”. Nell’accordare la Carta del docente all’insegnante, il giudice del Tribunale laziale ha ricordato che la Cassazione ha scritto che “la Carta Docente di cui alla L. 107 del 2015, art. 1, comma 121, spetta ai docenti non di ruolo che ricevano incarichi annuali fino al 31.8, ai sensi della L. n. 124 del 1999, art. 4, comma 1, o incarichi per docenza fino al termine delle attività di didattiche, ovverosia fino al 30.6, ai sensi della L. n. 124 del 1999, art. 4, comma 2, senza che rilevi l'omessa presentazione, a suo tempo, di una domanda in tal senso diretta al Ministero”.
Il sindacato Anief interviene sulle nuove Linee guida triennali sulla formazione per la comunità educante presentate dal ministero dell’Istruzione: l’occasione per farlo è stato oggi al Ministero dell’Istruzione e del Merito, dove i sindacati hanno svolto un incontro sulla Scuola di Alta Formazione dell’Istruzione (SAFI), il cui compito sarà quello di uniformare l’offerta formativa agli istituti, o rete di istituti, che ne faranno richiesta. I contenuti essenziali delle Linee guida sono rappresentati da dei piani di formazione che partendo dalle competenze del personale già in servizio offrono le integrazioni necessarie per gli adeguamenti alle nuove esigenze didattiche. Inoltre, nel piano della formazione è previsto anche il personale ATA, nonché un chiaro riferimento alla formazione rivolto alle famiglie degli studenti. Dunque, stamani il giovane sindacato ha messo in chiaro la sua posizione.
Nella scuola pubblica italiana c’è un esercito di “proletari” di Stato che lavora da tre mesi, in alto numero fuori sede senza stipendio e salario accessorio: sono i supplenti brevi e saltuari, sottopagati e ora anche con forte ritardo. Anief denuncia tutto e chiede al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara di intervenire semplificando il processo dei pagamenti, come aveva annunciato, e attuando la parità di trattamento. “Siamo alle solite – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – e come ogni anno, nonostante le promesse, l’amministrazione pubblica dimentica di pagare i supplenti brevi per colpa della burocrazia. In molti tra questi docenti e Ata stanno lavorando da settembre, ma senza che abbiano percepito nulla. Un ‘esercito di proletari’ di Stato. Eppure, se fossero disoccupati prenderebbero regolarmente la Naspi. Siamo a dicembre, il Natale è alle porte e ad oggi non è prevista ancora nessun pagamento neanche una emissione speciale”.
Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha sottoscritto con i sindacati le modalità di attribuzione delle risorse finanziarie relative al “Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa” (FMOF) dell’anno scolastico 2023/2024 destinato a retribuire le attività aggiuntive e le indennità al personale scolastico, quindi docenti, personale educativo ed Ata. Durante l’incontro tra Ministero e sindacati per la sottoscrizione definitiva delle risorse legate del Mof 2023/2024 e alla distribuzione delle economie dell’a.s. 2017/18, sono state decretate anche le tempistiche, dopo che nell’incontro precedente, svoltosi l’8 settembre scorso, era stata definita l’ipotesi di CCNI sui criteri di ripartizione alle scuole.
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