I supplenti ‘brevi’, assunti dai presidi, beffati due volte: per gli stipendi fermi agli importi del 2009 e ora pagati pure con mesi di ritardo. Il disguido sarebbe dovuto sia al mancato accreditamento delle somme da parte del Ministero dell’Economia sia al blocco del sistema informatizzato ‘Sidi’ che permette di contrattualizzare i nuovi assunti. Le rassicurazioni dello stesso Mef non sembrano sufficienti a sbrogliare la matassa.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): tutto ciò non è solo grottesco, perché il sistema di pagamento on line avrebbe dovuto accelerare i tempi anziché allungarli, ma anche drammatico, perché va a ripercuotersi su lavoratori che spesso debbono farsi carico di spese per viaggi, trasferte e pernottamenti. E lo diventerà ancora di più quando, a fine mese, la Corte di Giustizia Ue decreterà il pari trattamento tra personale di ruolo e non. Se la situazione non si sblocca siamo pronti ad intervenire.