Così risponde l’Anief alle dichiarazioni rilasciate oggi da Stefania Giannini, secondo cui non c'è alcun “bisogno di correttivi al ddl buona scuola, ma di dare al testo una definitiva stesura che lo ripulisca forse di qualche appesantimento e che chiarisca meglio”. Per il ministro, inoltre, a proposito dello sciopero degli scrutini in opposizione al ddl 1934, sarebbe importante che tutto si svolga “nella piena correttezza e che chi dissente lo faccia senza interferire nella vita scolastica”.
Marcello Pacifico (presidente Anief): Il sindacato non ha alcun interesse a rendere difficoltose le operazioni che portano a concludere l’anno scolastico. Però, se siamo giunti a questo punto, con la stragrande maggioranza del personale contraria alla riforma, non è certo colpa dei lavoratori e di chi li rappresenta. Senza un allargamento delle assunzioni a tutti gli idonei e abilitati, compresi quelli fuori GaE, con almeno 36 mesi di servizio, e senza graduare gli albi territoriali, lo Stato si esporrebbe a dei contenziosi dalle proporzioni incredibili: i giudici nazionali e di Lussemburgo sono stati già molto chiari.