“Se mancano all’appello decine di migliaia di maestri la colpa è di chi continua ad organizzare in modo errato il loro reclutamento: la verità è che non scarseggiano i candidati, che sono anche formati e specializzati, ma persistono i blocchi che li mantengono precari all’infinito”: lo dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, commentando il dato contenuto nel Bollettino del Sistema informativo Excelsior di agosto, realizzato da Unioncamere e ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, secondo cui oltre la metà degli insegnanti di scuola primaria e pre-primaria, ben il 57,7%, sarebbero di difficile reperimento.
Va a compimento la nuova normativa a tutela delle donne lavoratrici del settore scolastico vittime di violenza di genere che prevede congedi indennizzati maggiorati per il genere femminile che risulta vittima di violenza, stalking o abusi, così come previsto dai CCNL Istruzione, Università e Ricerca sottoscritti il 18 gennaio (docenti e ATA) e il 7 agosto (dirigenti scolastici): a questo scopo, l’Inps ha pubblicato una guida in otto passi sui servizi e sulle prestazioni che l’Istituto mette a disposizione.
Nel Consiglio dei Ministri del 7 agosto scorso è stato approvato il disegno di legge per l’introduzione di “disposizioni in materia di valorizzazione e promozione della ricerca”: questo testo, in 5 articoli, apporta modifiche sostanziali all’articolo 22 della Legge 240/2010, già modificato dalla Legge 79/2022 con la creazione del cosiddetto “Contratto di ricerca”, alla luce del PNRR richiesto più volte da Anief e delle sentenze della Corte di giustizia europea su ricorsi in cui si era costituita Anief. Le norme contenute nel DDL approvato dal CdM, invece, nell’ambito del segmento di percorso universitario/di ricerca detto “pre-ruolo”, creano ulteriori figure precarie e ancora di tipo parasubordinato, affiancando la figura del contratto di ricerca che non si è ancora potuta implementare né da parte degli atenei né da parte degli EPR, per l'assenza di risorse aggiuntive finalizzate alle assunzioni e per la poca chiarezza al tavolo delle trattative sullo stato giuridico.
“Con il personale Ata siamo alle solite: anche dopo le circa 10.000 immissioni in ruolo comunicate due giorni fa ai sindacati e da attuare nelle prossime settimane, rimarranno per i supplenti i due terzi dei posti liberi. È una vera ingiustizia, perché i precari pronti a subentrare su altri 20.000 posti ci sono e dovevano tutti essere assunti. Bisogna cambiare la legge che limita le assunzioni a tempo indeterminato a coprire al massimo il turn over. Come occorre, arrivati a questo punto, assolutamente introdurre un nuovo e ampliato organico aggiuntivo Pnrr-Agenda Sud composto da collaboratori scolastici, ma anche assistenti amministrativi e tecnici”. A dichiararlo è oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
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