A tutti i docenti con supplenza annuale o fino al termine delle attività didattiche spetta la Carta del docente. Anche a precari che svolgono sostegno senza specializzazione. Lo hanno già detto i giudici del lavoro nel rispondere ai ricorsi prodotti dai legali che operano per Anief. Così ha risposto anche il giudice del tribunale di Verona, al quale si è rivolto un insegnante precario che ha svolto due supplenze annuali su sostegno, pur privo di specializzazione agli alunni con disabilità, senza ricevere la card per l’aggiornamento professionale invece assegnato regolarmente ai colleghi docenti già di ruolo.
Erano più che legittimi i dubbi dell’Anief sull’estensione della Carta del docente a tutti i supplenti annuali: con un impegno economico pubblico pari a di 395,9 milioni di euro, la Legge di Bilancio 2025 pur avendo fatto registrare un importante passo avanti sull’estensione della card per l’aggiornamento agli insegnanti precari con contratto in scadenza 31 agosto, continuerà infatti a lasciare fuori tutti quelli che hanno stipulato e stipuleranno una supplenza con ultimo giorno di servizio il 30 giugno dell’anno successivo. “Ora vogliamo capire se la nuova norma riguarderà proprio tutti i supplenti annuali e per questo continuiamo a procedere con i nostri ricorsi vincenti che permettono di recuperare fino a 3.500 euro”, aveva giustamente detto ieri Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel commentare quello che da un prima lettura sembrava un allargamento indistinto della Carta docente a tutti i precari con contratto annuale.
Nuova vittoria Anief presso il tribunale di Trieste: il giudice del lavoro fa assegnare a un precario 1.360,69 euro lordi, oltre a interessi legali o rivalutazione dalle singole scadenze al saldo. “È un diritto del docente ricorrere per recuperare la cifra che corrisponde a risorse necessarie alla formazione professionale”, ha dichiarato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
Sulla Carta del docente ai precari si registra un altro importante passo avanti: dopo oltre 20mila sentenze prodotte dalla paziente azione del sindacato Anief, il Parlamento corre ai ripari e con un investimento complessivo di 395,9 milioni di euro inserito nella Legge di Bilancio 2025 allarga l’assegnazione annuale dei 500 euro anche al personale insegnante con contratti a tempo determinato con scadenza 30 giugno oltre che, ovviamente, fino al 31 agosto dell’anno successivo.
Con la Legge 199/24 (DL 160 PNRR quinquies) sono state approvate anche alcune misure con impatto su Scuola e Università: per Anief serve una riflessione organica sul lavoro crescente che sono costrette a svolgere le segreterie scolastiche e anche sul ruolo degli insegnanti tecnico-pratici. Bene, invece, gli ITS del Piano Mattei e la proroga per le sessioni utili alle abilitazioni nazionale e CUN in attesa della riforma del reclutamento universitario.
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