Da un’analisi realistica dell’iter di pensionamento anticipato, dopo la bassa adesione del comparto alla proposta per via dell’eccessiva riduzione dell’assegno di quiescenza, ora emerge il problema che l’Inps potrebbe non fare in tempo a “lavorare” le richieste. All’orizzonte poi spunta la possibilità di non poter coprire con il turn over le cessazioni del servizio, mentre in assenza della riapertura delle GaE, nonostante un esercito di 150 mila docenti abilitati alla professione, anche quest’anno andranno deserte la maggior parte delle immissioni in ruolo: a sfumare potrebbero essere ben 75 mila contratti, affidati ancora una volta ai precari, mentre la maggior parte delle 50 mila maestre estromesse dalle GaE sarà licenziata, per colpa dell'incapacità di chi amministra il Miur. Anief, pertanto, conferma lo sciopero dell'8 marzo e i ricorsi in tribunale. Anche per confermare le immissioni in ruolo ottenute con riserva pure dopo il superamento dell'anno di prova. Marcello Pacifico (Anief): la disorganizzazione sta producendo troppe incertezza, così si pregiudica il servizio