Questa settimana è prevista la pubblicazione del bando per il Concorso ordinario infanzia e primaria; non sarà per tutte le regioni. Il Ministero dell’Economia ha confermato, tramite la Gazzetta Ufficiale, l’avvio dell’iter per 16.959 posti (10.624 per l’anno scolastico 2020/2021 e 6.335 per l’anno scolastico 2021/2022).
Sono fuori dalla graduatorie ad esaurimento per l'immissione in ruolo nella scuola le maestre diplomate che non hanno partecipato alle sessioni di abilitazione o ai concorsi. Le Sezioni Unite della Cassazione hanno respinto il ricorso di un nutrito gruppo di diplomati magistrali contro la sentenza del Consiglio di Stato che a fine 2017 aveva gettato nello sconforto migliaia di persone. Secondo i sindacati quella decisione ha riguardato molti di coloro che avevano avuto nomine annuali dalle Gae e 7mila insegnati già in cattedra. L'adunanza plenaria del Consiglio di Stato a dicembre 2017 ha respinto i ricorsi contro una decisione del Tar del Lazio che a sua volta ha ritenuto legittimo il decreto col quale il Ministero dell'Istruzione, nel 2014, aveva aggiornato le graduatorie ad esaurimento (Gae) escludendo dagli elenchi per la messa in ruolo degli insegnanti della scuola materna e delle elementari coloro che sono in possesso del solo diploma magistrale.
La Corte di Cassazione ha ritenuto non esistente l’abuso di potere giurisdizionale da parte dell’adunanza plenaria del Consiglio di Stato: di fatto, la Cassazione non ha detto che le conclusioni del CdS siano corrette e condivisibili, ma ha ritenuto che la sentenza del più alto Consesso della Giustizia amministrativa, essendo frutto di una mera interpretazione delle norme giuridiche, non determini un abuso del potere giurisdizionale. La compensazione delle spese di lite e il riconoscimento della complessità delle questioni giuridiche trattate, peraltro, lasciano supporre che la decisione della Cassazione sia stata in bilico fino all’ultimo momento.
L’Anief, unico sindacato che da sempre si è schierato al fianco di questa particolare categoria di docenti abilitati e da sempre chiede a gran voce la riapertura delle GaE, le graduatorie ad esaurimento, per sanare questa e altre illegittimità compiute a discapito dei tanti docenti abilitati esclusi dall’accesso al “doppio canale” di reclutamento, non si dà per vinta e conferma l’intenzione di procedere presso i competenti Tribunali del Lavoro per impugnare ogni singolo licenziamento che dovesse intervenire nei confronti dei docenti immessi in ruolo “con riserva” che hanno superato l’anno di prova.
A cosa serve fare ulteriori selezioni se poi il Miur destina decine di migliaia di posti liberi solo alle supplenze? È quello che Anief chiede da anni. Ed è quello che non vuole comprendere il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, che continua ad annunciare e bandire macchinosi concorsi, ordinari e riservati, prologo di ulteriori graduatorie, senza creare le condizioni per immettere in ruolo i loro vincitori sulla metà dei posti di liberi e, per l’altro 50 per cento, per eliminare il precariato storico, che invece continua a rimanere in attesa. Peccato che i posti ci sono, tanto è vero che a settembre vivremo il record di assegnazioni, ma continuano ad essere furbescamente considerati non utili ai fini delle assunzioni a tempo indeterminato.
“In questa situazione – si chiede Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - che senso ha produrre ulteriori concorsi, che tra l’altro nella migliore delle ipotesi produrranno idonei non prima dell’estate del 2020? La verità è una sola: il Miur deve liberare i posti veri dalla farsa dell’organico di fatto. Sulle cattedre comuni come per il sostegno, per il quale proprio il Tar della Sicilia si è già espresso con la sentenza n. 140/19, i cui principi valgono per tutte le regioni, intimando al Miur di verificare quanti dei 7 mila posti dell’Isola in deroga rispondano a necessità effettive e per quale motivo non si inglobano nel contingente dell’organico di diritto utile alle assunzioni in ruolo e ai trasferimenti”.
Come preannunciato venerdì, questa settimana è prevista la pubblicazione bando per il concorso ordinario infanzia e primaria; non sarà per tutte le regioni. Il Ministero dell’Economia ha confermato, tramite la gazzetta Ufficiale, l’avvio dell’iter per 16.959 posti
Il contratto firmato non è di facile lettura, poiché nel testo si fa riferimento ai contratti precedenti, fino ad arrivare a quello che è il testo-base: il CCNL 2002/2005. Udir, avvalendosi di un esperto in materia, il Ds in quiescenza Pietro Perziani, ha preparato un testo integrato, facendo una sinossi della stratificazione normativa che va dal 2002 al 2016; si potrà così leggere il testo oggi vigente senza bisogno di fare un continuo sforzo di interpretazione. Il testo contrattuale è accompagnato da brevi note esplicative che possano rendere più facile la lettura.
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