Dal Tribunale del Lavoro di Arezzo arriva un'ulteriore vittoria Anief sul riconoscimento del diritto al computo integrale degli anni di servizio svolti a tempo determinato all'atto della ricostruzione di carriera. Gli avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Simona Fabbrini ottengono piena ragione presso il tribunale toscano, nonché la condanna del Miur per discriminazione nei confronti dei lavoratori che hanno svolto servizio a tempo determinato. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Il mancato riconoscimento immediato e integrale della carriera antecedente all’immissione in ruolo, all'atto della ricostruzione di carriera, evidenzia un atteggiamento discriminatorio e in totale conflitto con le previsioni eurounitarie; ci impegneremo come sindacato direttamente ai tavoli della contrattazione per la modifica della normativa interna nel rispetto delle Direttive UE”.
Tre giornate con professionisti di altissimo livello per affrontare i diversi aspetti e le implicazioni psicologiche e sociali legate all’utilizzo dei nuovi strumenti di comunicazione.
Durante gli incontri saranno affrontati gli aspetti che riguardano queste nuove addiction che si insinuano lentamente sotto forma di abitudini reiterate, fino a diventare una compulsione nevrotica che innesca inesorabilmente delle patologie e provoca un forte senso di alienazione.
RELATORI:
Dott. Giuseppe Lavenia - Dott. Stefano Galeazzi
PROGRAMMA:
Prima giornata 22 Giugno (9.00 – 1300; 14.00 – 18.00)
Seconda giornata 23 Giugno (9.00 – 13.00; 14.00 – 18.00)
Terza giornata 24 Giugno (9.00 – 13.00)
Si rilasciano crediti ECM e riconoscimento attività formativa per docenti ai sensi della Direttiva 170/2015
Si è imposta pertanto la necessità di creare una normativa di riferimento per gestire anche da un punto di vista legale la problematica:
Il bullismo giovanile è un fenomeno dilagante, trasversale, che si verifica in ogni parte del mondo e senza distinzioni di ceto sociale. La scuola non deve occuparsi soltanto dell’istruzione ma anche della tutela psicologica e morale dei giovani. Intervenire tempestivamente, con l’ausilio di figure professionali esperte può risolvere i conflitti ed il disagio in modo indelebile, senza troppe implicazioni psicologiche ed emotive.
Nelle prossime settimane si susseguiranno a Palermo una serie di iniziative promosse da Eurosofia in collaborazione con altri enti ed associazioni.
Stop al bullismo!
Eurosofia, ente accreditato dal MIUR per l’erogazione della formazione del personale scolastico ai sensi della direttiva 170/2016, prosegue la sua azione informativa per contrastare i fenomeni di bullismo e cyberbullismo all’interno degli istituti scolastici.
Per informazioni sulle nostre iniziative chiamare i numeri 091 7098311/357 oppure scrivere un’email all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Siamo a sua disposizione per richieste ed ulteriori dettagli.
Anief, il sindacato che ha fatto registrare il maggiore incremento di consensi in occasione del recente rinnovo delle Rsu e grazie ai quali ha raggiunto la rappresentatività nazionale, si fa portavoce delle emergenze da risolvere nel più breve tempo possibile: entro due mesi, va rivista la riforma della Buona Scuola. Come più volte promesso in campagna elettorale, vanno poi ridotte le soglie di accesso per andare in pensioni, con una finestra a 61 anni di età, comprendendo finalmente quello scolastico tra i lavori usuranti. Tra le procedure da affrontare con urgenza c’è poi lo sblocco dei concorsi per Dsga e per dirigenti scolastici, con oltre 2mila posti vacanti a partire dal prossimo settembre: in questo ambito, occorre anche avallare l’assunzione dei ricorrenti 2011 attraverso un corso-concorso, come dei facenti funzioni e vicari da più di 36 mesi. C’è poi da cancellare l’abolizione dei vincoli sulle assegnazioni provvisorie.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): È fondamentale procedere in fretta con la riapertura delle GaE, come già fatto nel 2008 e nel 2012, oltre ad avviare un piano straordinario di assunzioni mettendo in ruolo su tutti i posti dell'organico di fatto disponibili negli ultimi due anni. Tra le priorità del Governo, da includere in un decreto legge ad hoc, c’è anche la trasformazione dei posti in deroga del sostegno in organico di diritto: si tratta di oltre 40mila cattedre, vergognosamente relegate fino al 30 giugno e quindi non utilizzabili per le immissioni in ruolo e nemmeno per i trasferimenti, mentre nella nuova legge di Stabilità si dovrebbero stanziare i fondi per adeguare gli stipendi all'inflazione, in modo da incentivare gli aumenti-miseria in arrivo con la farsa del rinnovo contrattuale, ripristinare il tempo scuola falcidiato negli ultimi anni e destinare un punto in più di PIL alla Cultura e all'Istruzione, magari distraendo i fondi per le spese militari. Se questi punti verranno attuati, allora riscontreranno il favore del nostro sindacato, perché si andrebbe finalmente verso una scuola giusta.
Come ha indicato Anief nella proposta di decreto legge urgente, è di queste ore l’iniziativa parlamentare che si rivolge in via formale alla Ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, per chiedere la riapertura immediata delle GaE e risolvere la spinosa questione. Il partito ha depositato la richiesta, sottoscritta da diversi parlamentari e con prima firma l’on. Fabio Rampelli, capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, sostenendo, a ragione, che il Governo dovrà rispondere se è intenzionato a emanare un provvedimento d'urgenza per garantire la continuità didattica, evitare il licenziamento di 7 mila insegnanti e richiamare a settembre i più di 50 mila supplenti che attualmente lavorano grazie all'inserimento con riserva nelle Graduatorie ad esaurimento.
Dopo avere ricordato le varie impugnative dell’Anief – che ha notificato il ricorso Cedu per annullare la sentenza del Consiglio di Stato, denunciato la violazione della Carta europea dei diritti dell'uomo, dei diritti fondamentali UE, del trattato dell'Unione europea e della direttiva UE sul precariato, oltre a denunciare la questione alla Commissione di petizione del parlamento UE e al Consiglio d'Europa ed in procinto di depositare in Cassazione il ricorso per l'annullamento della suddetta sentenza per eccesso di giurisdizione – l’interpellanza chiede “di assumere iniziative normative urgenti”, da approvare “prima del 30 giugno 2018 per garantire la continuità didattica e il regolare avvio del prossimo anno scolastico, attraverso la riapertura delle graduatorie ad esaurimento a tutto il personale docente in possesso di un’abilitazione all’insegnamento, nonché al fine di evitare sperequazioni tra i lavoratori della scuola pubblica italiana”.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): È una richiesta sacrosanta e il sindacato ribadisce con fermezza il suo diniego a nuovi concorsi o a nuove graduatorie pasticciate che valutino il solo requisito di servizio: una soluzione di questo genere, avallata invece da altri sindacati, avrebbe tra l’altro come effetto quello di rimandare a casa migliaia di insegnanti del Centro-Sud. Noi siamo dell’idea di tutelare l'interesse di tutti i precari abilitati: per fare ciò, basterebbe intervenire sulle graduatorie d'istituto. In questo modo, non si creerebbero discriminazioni o ingiustizie. La nostra proposta, a questo proposito, è stata di recente illustrata in una seconda proposta che prevede appunto la trasformazione delle graduatorie di istituto in permanenti provinciali, nonché il loro utilizzo ai fini del reclutamento e l’accorpamento della prima e seconda fascia d’istituto, subordinata a quella della riapertura delle Gae che rimane la strada più giusta.
Il concorso docenti rivolto ai docenti abilitati, di ruolo ed Itp, è ormai imminente.
La prova del concorso per abilitati, non è selettiva, darà semplicemente accesso ad una graduatoria di merito che sarà stabilità in base ai titoli pregressi ed ai punteggi ottenuti all’esame. Si accederà poi ad un anno di Fit,
Come ribadito dal Miur in occasione dell’incontro della scorsa settimana con i sindacati, per i docenti precari, la sottoscrizione del contratto FIT, implicherà la cancellazione da tutte le graduatorie in cui sono inseriti (GAE, GM 2016, GI).
Per coloro che hanno già acquisito il ruolo, invece è stato specificato, che chi accetta la nomina per la stessa classe di concorso decade dall’attuale ruolo,
Invece coloro che accettano la nomina per diverso ruolo o diversa classe di concorso potranno utilizzare l’art. 36 del CCNL, che prevede la possibilità di intrattenere rapporti di lavoro a tempo determinato in un diverso ordine o grado di istruzione, o per altra classe di concorso.
Gli unici, quindi che possono avere un’ancora di salvataggio, nel caso in cui la valutazione del FIT dovesse essere negativa, sono i docenti di ruolo che hanno scelto di partecipare al concorso per altra classe di concorso differente da quella di titolarità.
Tutti gli altri, docenti di ruolo o precari, devono rimettersi in gioco, accettando il margine di rischio.
Eurosofia, svolge una costante azione per lottare attivamente contro il cyberbullismo.
Un fenomeno dilagante, che sebbene sia stato affrontato e sviscerato negli ultimi anni, non è stato ancora ancora affrontato in maniera risolutiva.
Da anni Eurosofia, si occupa della formazione dei docenti e degli studenti per prevenire ed affrontare un fenomeno che rende tossico l’ambiente scolastico.
I fenomeni di violenza, causati in primis da una profonda crisi valoriale, ma dovuti anche ad un istinto di prevaricazione ancestrale, che non trovando la corretta opposizione, provoca il dominio del più forte che schiaccia il più debole.
Si è imposta pertanto la necessità di creare una normativa di riferimento per gestire anche da un punto di vista legale la problematica:
- Direttiva Ministeriale n. 16 del 5 febbraio 2007 - Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo
Ogni scuola deve avere anche un referente specifico che si occupi del monitoraggio e della gestione degli episodi di bullismo all’interno del proprio istituto, ruolo che viene remunerato e ritenuto di fondamentale importanza.
Il bullismo giovanile è un fenomeno dilagante, trasversale, che si verifica in ogni parte del mondo e senza distinzioni di ceto sociale. La scuola non deve occuparsi soltanto dell’istruzione ma anche della tutela psicologica e morale dei giovani. Intervenire tempestivamente, con l’ausilio di figure professionali esperte può risolvere i conflitti ed il disagio in modo indelebile, senza troppe implicazioni psicologiche ed emotive.
Per approfondire questo argomento e comprendere quali siano le possibili strategie scegli il corso: “Bullismo e cyberbullismo: pericoli in rete e social network” Iscriviti subito al seguente link
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