Continuano in tutte le regioni i nuovi seminari di formazione gratuiti sulla legislazione dal titolo “DIES IURIS LEGISQUE”, organizzati da ANIEF ed EUROSOFIA, centrati sulle nuove norme scolastiche introdotte dalla legge 27 dicembre 2017, n. 205, sull’organizzazione dell’orario di lavoro e sulla contrattazione, a cui sono invitati tutti i docenti e ata, e tutti i candidati RSU.
Il prossimo evento in programma:
Siracusa, il 12 aprile 2018, presso I.I.S.S. "F. Insolera" - Via Modica, 66 - alle ore 09.00 alle ore 13.00.
I partecipanti hanno diritto all’esonero dal servizio, ai sensi della normativa vigente. Gli interessati possono inviare una e-mail, entro 5 giorni dall’evento, al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per riservare la propria partecipazione all’evento.
Scarica le locandine secondo il calendario degli incontri e partecipa, alla presenza del presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico.
Continuano in tutte le regioni i nuovi seminari di formazione gratuiti sulla legislazione dal titolo “DIES IURIS LEGISQUE”, organizzati da ANIEF ed EUROSOFIA, centrati sulle nuove norme scolastiche introdotte dalla legge 27 dicembre 2017, n. 205, sull’organizzazione dell’orario di lavoro e sulla contrattazione, a cui sono invitati tutti i docenti e ata, e tutti i candidati RSU.
Il prossimo evento in programma:
Roma, il 11 aprile 2018, presso HOTEL PINETA, via San Lino Papa, 35 - Roma - dalle ore 09.00 alle ore 13.00.
I partecipanti hanno diritto all’esonero dal servizio, ai sensi della normativa vigente. Gli interessati possono inviare una e-mail, entro 5 giorni dall’evento, al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per riservare la propria partecipazione all’evento.
Scarica le locandine secondo il calendario degli incontri e partecipa, alla presenza del presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico.
Sulla spinta dell’Anief, in prima linea a fianco dei maestri e delle maestre che rivendicano i loro diritti alla stabilizzazione, ora anche la Flc-Cgil chiede una soluzione che possa mettere fine all’ingarbugliata situazione: la decisione arriva dopo due scioperi, l’ultimo il 23 marzo scorso, e due manifestazioni nazionali proclamati da Anief, ricorsi depositati per migliaia di ricorrenti già nel 2014 dai legali del giovane sindacato. È curioso che solo adesso si muova invece il vecchio sindacato confederale, dopo 15 anni di silenzio dalla prima apertura delle graduatorie permanenti, chiedendo la stabilizzazione delle maestre colpite dell'Adunanza Plenaria di fine 2017. Eppure di tempo ne avrebbero avuto per accorgersene prima.
Nel frattempo, la nostra organizzazione sindacale ribadisce la necessità di riaprire urgentemente le GaE a tutti i docenti abilitati all’insegnamento, come già avvenuto nel 2008 (Legge 169) e nel 2012 (Legge 14), attraverso l’accoglimento della soluzione legislativa proposta sempre dall’Anief: è stato, infine, depositato il reclamo n. 159/18 dichiarato ammissibile dal Consiglio d'Europa, su cui si attendono le osservazioni dello Stato italiano sulla violazione della carta sociale europea dopo la nostra replica.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): La richiesta di un decreto-legge, una soluzione legislativa che riapra le GaE, è diretta al Miur e al nuovo Parlamento che si dovrà occupare del conflitto di giudicato posto dall’Adunanza Plenaria: 45 mila maestre aspettano di sapere, prima della fine dell’anno scolastico, se è possibile che siano licenziate solo perché sono in possesso dei un titolo - il diploma magistrale - che è ritenuto dai giudici valido per l’insegnamento ma non per l’immissione in ruolo e tutto questo mentre altre docenti con lo stesso titolo, grazie a sentenze passate in giudicato, sono confermate nei ruoli: l’ultimo avviso proviene dall’Ambito Territoriale di Vicenza, su ricorsi vinti da Anief al giudice del lavoro per 27 maestre.
Almeno 100 mila allievi con problemi di apprendimento (il 43% dei 233 mila alunni disabili presenti quest’anno nelle classi di ogni ordine di scuola) si sono visti assegnare un insegnante specializzato diverso: tuttavia, la rivista Tuttoscuola ha calcolato come una spesa per le Casse dello Stato di circa 1.650 euro per alunno disabile permetterebbe la stabilizzazione dei posti di sostegno. Solo il 7% di quanto già si spende, ma il risultato sarebbe del tutto diverso. Una soluzione è necessaria, anche perché aumenta di anno in anno il numero degli alunni disabili (+106% negli ultimi vent’anni) e con esso anche quello dei docenti di sostegno precari: 10 mila nel 99-00 (17% del totale docenti di sostegno), 30 mila nel 2004-05 (38%), 40 mila nel 2007-08 (45%!), 41.021 nel 2016-17 (29,8%). Che ‘deroga’ è un fenomeno che da decenni riguarda una fetta così larga del corpo degli insegnanti di sostegno? Una contraddizione in termini. Eppure ancora oggi dunque quasi un insegnante di sostegno su 3 è ‘in deroga’, cioè precario per scelta (dello Stato), non per necessità.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): Ben 100mila alunni disabili sono costretti a subire il valzer dei 41 mila supplenti chiamati ogni anno su posti vacanti e disponibili, ma esclusi dal reclutamento per colpa delle leggi dello Stato. Per ragioni di finanza, applicando la L.244/07, sino alla più recente L.128/13, l'organico di diritto del sostegno è bloccato al 70% di quello annualmente utilizzato, nonostante invece ogni anno cresca di quasi 8 mila unità il numero di alunni con disabilità certificata iscritti nelle nostre scuole. Inoltre, ora che secondo la Cassazione i precari hanno diritto allo stesso trattamento economico dei colleghi di ruolo, non si comprende perché debba essere impedito il diritto alla continuità didattica da parte del personale a tempo determinato: è un problema facilmente risolvibile, non con l'assegnazione di supplenze triennali, come autorizza il D.lgs 66/17, ma piuttosto con la stabilizzazione del personale e incentivi a permanere nei ruoli e non invece penalizzazioni per i passaggi di ruolo.
Il giovane sindacato replica al reclamo collettivo dichiarato ammissibile n. 146/17 dal Consiglio d'Europa, ma denuncia anche Governo e Sindacati confederali per aver firmato un contratto (CCNL 2016/8) per il personale della scuola che non recepisce né la giurisprudenza italiana né comunitaria sui contratti a termine, sull'applicazione della direttiva 70/99 UE né sulla parità di trattamento tra personale a tempo determinato e indeterminato con riflessi su ricostruzione di carriera e mobilità. Ora si aspetta la risposta delle istituzioni comunitarie che sarà vincolante per il nostro Parlamento.
Nella risposta al Governo, si sottolinea come rimanga “dunque in vigore, a tutti gli effetti, l’art. 526 D. Lgs. 297/94 che così dispone: «Al personale docente ed educativo non di ruolo spetta il trattamento economico iniziale previsto per il corrispondente personale docente di ruolo». Inoltre, Anief rileva che “il personale assunto in organico di fatto va a ricoprire dei veri e propri vuoti di organico, non sostituendo nessun titolare. Sotto il profilo del fabbisogno organico REALE, le cattedre dell’organico di fatto costituiscono cattedre VACANTI”. Ed il sostegno ne è l’esempio massimo: “Dei 142.930 posti di sostegno attivati nel 2016/2017, dunque, soltanto 96.238 sono stati assegnati a docenti di ruolo, mentre i restanti 46.692 sono in deroga, ossia conferiti a docenti con contratti fino al 30 giugno”. Pertanto, tali posti – come quelli comuni - devono necessariamente essere collocati nell’organico di diritto per essere poi assegnati alle immissioni in ruolo. Infine, Anief rileva che il risarcimento del danno è una “misura sanzionatoria insufficiente”.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Abbiamo anche denunciato la nuova fase transitoria delle graduatorie regionale di merito ad esaurimento che non risolve il problema del precariato e a cui non ha aderito un precario abilitato su tre: nella gestione della fase transitoria del nuovo sistema di reclutamento, infatti, nei prossimi dieci anni saranno persino ridotti i posti vacanti e disponibili riservati alle immissioni in ruolo di questa procedura fino a raggiungere il solo 20% delle disponibilità. Ora si aspetta la risposta delle istituzioni comunitarie che sarà vincolante per il nostro Parlamento.
Il Ministero dell’Istruzione ha integrato il Fondo unico nazionale 2016/2017 di 10 milioni di euro lordo stato, che corrispondono a 7.535.795 euro lordo dipendente: sono finanziamenti finalizzati alla retribuzione di risultato, ma non si comprende se lo stanziamento sia una tantum o permanente. Considerando, infatti, che i capi d’istituto in servizio, ad oggi, sono 7.179, ad ognuno verrà corrisposta la cifra media paria 1.049 euro. Nel frattempo, il Miur ha comunicato che nella determinazione del FUN 2017/2018 verrà recuperato il conferimento della RIA dei pensionati, per il periodo che va dal settembre 2014 al settembre 2017. L’aspetto più interessante è che l’Amministrazione cominci ad ammettere che il conferimento della RIA dei pensionati va finalmente ripristinato: secondo Udir, a questo proposito, va recuperato il periodo che va dal 1° settembre 2011 ad oggi, così come va effettuato il conferimento della RIA dei Dirigenti Scolastici che andranno in pensione in futuro. Inoltre, il recupero deve avere decorrenza 1° gennaio 2016.
Il TAR Lazio dà ancora una volta ragione all'Anief e accoglie le richieste di partecipazione al concorso DS dei docenti neoimmessi in ruolo che ancora non avevano superato l'anno di prova, illegittimamente esclusi dal Miur dalla possibilità di partecipare al concorso per diventare Dirigente Scolastico. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): palese l'illegittimità contenuta nel bando, ancora una volta l'Anief è sinonimo di tutela dei diritti dei lavoratori.
Arriva dal TAR del Lazio una nuova conferma per le tesi sostenute dal sindacato Anief che, oltre ad aver già ottenuto la partecipazione anche a questo concorso dei lavoratori precari con 5 anni di servizio utile, ha patrocinato il ricorso volto alla partecipazione al concorso DS dei lavoratori neoimmessi in ruolo che il Miur voleva illegittimamente escludere richiedendo il requisito dell'avvenuto superamento dell'anno di prova. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Anche questa palese illegittimità contenuta nel bando è stata riformata grazie all'efficace intervento dei nostri legali e ancora una volta l'Anief si è dimostrato sindacato attento alle problematiche dei lavoratori della scuola, troppo spesso in balìa di provvedimenti ministeriali di dubbia legittimità come la decisione di escludere i docenti ancora non confermati in ruolo da questo concorso. Con la rappresentativitàci impegneremo perché l'Amministrazione rispetti la normativa in ogni sua parte e non proceda più a escludere intere categorie di lavoratori come i precari o i neoimmessi in ruolo dalla possibilità di partecipare correttamente a concorsi pubblici come quello per diventare DS”. I ricorrenti Anief riceveranno entro pochi giorni precise e dettagliate istruzioni per poter formalizzare la propria partecipazione al concorso DS bandito da Miur.
Di contrattazione e diritti dei lavoratori si parlerà anche nel corso dei nuovi seminari gratuiti sulla legislazione scolasticaorganizzati da Anief ed Eurosofia “DIES IURIS LEGISQUE” che si svolgeranno in tutta Italia nel corso dei prossimi mesi e che vedranno come relatore proprio il presidente Anief Marcello Pacifico.
Considerate le continue richieste di consulenza pervenute presso la segreteria nazionale di Cedan s.r.l.s., abbiamo scelto di predisporre un articolo esplicativo in materia di opzione donna che non è stata confermata per il 2018, ma considerata la platea dei beneficiari, se ne tornerà a parlare in futuro.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.