Nel Lazio, non appena l’Ufficio scolastico regionale darà applicazione agli atti unilaterali, la posizione in busta paga cosiddetta “variabile” dei capi d’istituto si assottiglierà anche di 162 euro. Si tratta di una cosa assurda se solo si pensa che per il 2015/2016 la Buona Scuola ha stanziato circa 8.500 euro pro capite. Ma questa è a oggi la situazione. Come se non bastasse, c’è anche una perdita strutturale, ‘a regime’, che avrà effetti non solo sugli stipendi futuri, ma anche sulla pensione e la buonuscita: altri 353 mensili che verranno meno.
Per tutelare i presidi,UDIR ed EUROSOFIAhanno organizzato il convegno‘Le tre RRR della Dirigenza. Rischi, responsabilità, retribuzioni’, in programma a Roma sabato 18 marzo, dalle ore 8.30 alle 18.00 presso l’Hotel H10 - Via Amedeo Avogadro, 35. Scarica l’adesione e il rimborso viaggio.
Marcello Pacifico (Confedir-Udir): i nostri presidi percepiscono stipendi più da impiegati che da dirigenti. Ora, addirittura devono restituire delle somme e le loro buste paga arretrano. Per non parlare delle reggenze, che in cambio di un aumento che non supera i 300 euro netti al mese costringe i dirigenti scolastici a sobbarcarsi in media 8-10 plessi a testa. Ecco perché non rimane che unire le forze: per questo abbiamo creato l’Udir.
L'intervista di Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, a Radio Incontro Olympia del 16 marzo 2017.
Alla vigilia dello protesta della Scuola di domani, voluta dall’Anief insieme ai sindacati autonomi e di base, con manifestazione davanti al Miur a partire dalle ore 9.30, i parlamentari di maggioranza della VII Commissione di Camera e Senato finalmente si accorgono degli idonei oltre il 10% dell’ultimo concorso (di cui si chiede da tempo l’assunzione), dei precari abilitati di seconda fascia (sinora messi nel dimenticatoio) e dei laureati di terza fascia della graduatorie d'istituto (per i quali si propone di partecipare ai concorsi per entrare nelle nuove 'Graduatorie regionali di merito a esaurimento'). In particolare, viene chiesto al Governo un nuovo piano di assunzioni pluriennale che coinvolga pure gli abilitati della II e III fascia d’istituto, pur mantenendo la precedenza ai docenti inseriti nelle GaE provinciali e ai vincitori del concorso.
Secondo Anief, quanto previsto e approvato dalla VII Commissione, rappresenta un passo in avanti rispetto al vuoto totale degli ultimi anni sul fronte delle graduatorie d’istituto. Tuttavia, sarebbe stato più semplice prevedere l’aggiornamento annuale delle GaE, la riapertura di quest’ultime a tutti gli abilitati o in subordine l’estensione del doppio canale di reclutamento alla seconda e terza fascia delle graduatorie d’istituto. Perché chi ha lavorato per tanti anni nella scuola ha diritto ad avere riconosciuta la propria professionalità maturata e a essere assunto in ruolo.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): qualsiasi opzione si dovesse scegliere, questa non potrà prescindere dall’adeguamento di tutto l’organico di fatto a quello di diritto e non dei soli 13mila posti finanziati dall’ultima Legge di Stabilità. Inoltre, va ricordato che quelle che giungono dalle commissioni parlamentari sono ancora delle proposte: pertanto, rimangono tutte le ragioni per manifestate domani in piazza, affinché il governo prenda le giuste decisioni per assumere l’ancora vasto popolo dei precari della scuola pubblica italiana.
Con il decreto n. 141, il Ministero dell’Istruzione ripartisce i 9.649 posti destinati a ciascuna Università per i corsi di specializzazione nelle attività di sostegno agli alunni disabili e le modalità per accedervi, le cui prove d'accesso saranno predisposte dai singoli atenei. I giorni saranno invece gli stessi per tutte: il 19 e 20 aprile 2017. Nelle medesime giornate però, sempre il Miur, ha convocato diversi candidati delle prove scritte del 'concorsone', inizialmente esclusi ma poi riabilitati dai giudici. Anief, pertanto, invita il Ministero dell’Istruzione a cambiare le date relative al test preliminare per accedere ai corsi di specializzazione.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): se ciò non accadrà in tempi celeri, quindi nelle prossime ore, il sindacato annuncia la volontà di procedere attraverso modalità d'impugnazione formale. Non è possibile che, ancora una volta, a pagare i disservizi della macchina organizzativa di Viale Trastevere debbano essere i cittadini.
Si comunica che domani 17 Marzo 2017 la segreteria Anief sarà chiusa, le normali attività riprenderanno lunedì 20 Marzo
Intanto per concorso a cattedra "finalmente le prove suppletive"
Roma, 15 mar. (askanews) - Mentre "finalmente" sono state pubblicate in gazzetta le prove supplettive del concorso a cattedra, "il Miur licenzia tre docenti appena assunti": la denuncia arriva dal sindacato Anief.
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’avviso delle prove scritte aggiuntive del 'concorsone', come atto consequenziale ai provvedimenti giurisdizionali che hanno disposto l’ammissione dei ricorrenti a partecipare alla selezione: i candidati si presenteranno alle prove tra il 3 e il 20 aprile 2017. Per il resto, la situazione rimane caotica, con il 30% delle commissioni ancora al lavoro e tanti posti che rimarranno vuoti. Proprio oggi si è aggiunta un’altra beffa, vissuta da tre docenti vincitori di concorso in Sicilia, prima immessi in ruolo e poi messi alla porta perché le cattedre dove erano stati collocati non c’erano più. A tal proposito, Anief patrocinerà gratuitamente il ricorso al giudice del lavoro, per tutelare i diritti di questi tre insegnanti e di tutti coloro che il Miur dovesse decidere di licenziare in corso d’opera. Dalle commissioni parlamentari, intanto, giungono i primi pareri favorevoli per stabilizzare gli abilitati della seconda fascia d’istituto.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): non si può dire a chi ha superato le prove concorsuali che i posti non ci sono più. Il problema è di chi non li ha accantonati, quindi dell’amministrazione, non di chi ha dimostrato di avere titoli e competenze per ricoprirli. Tra l’altro, ricordiamo al Miur che tutti i vincitori di concorso vanno assunti entro i tre anni e che, quindi, palleggiamenti o perdite di tempo non sono ammessi. I pareri favorevoli espressi oggi in VII Commissione Cultura sono quelli che avevamo fornito nel corso delle audizioni tenute a Palazzo Madama e a Montecitorio sulle stesse deleghe della 107/15. Ora, come allora, torniamo a chiedere anche una soluzione per i docenti laureati di terza fascia d’istituto: chi ha svolto oltre 36 mesi di supplenze, lavora con contratti di lunga durata, va stabilizzato, previo corso annuale abilitante.Anche per loro abbiamo proclamato lo sciopero della Scuola per venerdì prossimo 17 marzo.
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