Oggi il CdM approverà un decreto legge con cui si dà seguito all’accordo sindacale già valido per il personale ATA della regione autonoma, facendo sparire gli attuali aumenti stipendiali: il 70% passerà per il merito, in cambio di una sorta di prestazione occasionale resa per un triennio rispetto ai crediti didattici, formativi e professionali. Risulta confermata la sola attuale indennità di vacanza contrattuale, ferma ai valori del 2009: chi sarà valutato potrà concorrere per percepire i restanti 38 euro, mentre 7 euro andrebbero allo staff del dirigente. E non ci sono risorse aggiuntive. Ma mentre a Trento, queste si potranno recuperare del fondo d'istituto, a livello nazionale si va verso il gioco dei punti con un super nucleo di valutazione. Anief non ci sta e avverte gli altri sindacati: quando diventeremo rappresentativi, non firmeremo questo tipo di accordi a perdere.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): quella in arrivo in CdM è una riforma irricevibile che lede la nostra dignità di educatori. Così si mortifica la professione. Non è la scuola del merito, non è più scuola.