Pubblichiamo il dossier "La Buona Scuola al varo" della rivista Tuttoscuola.
Pubblichiamo il dossier "La Buona Scuola al varo" della rivista Tuttoscuola.
I numeri dovevano essere resi pubblici a fine 2014, ma il tempo preso in più non è servito a rendere pubblici numeri veri: oltre i 100mila posti considerati vacanti e da coprire con le assunzioni programmate tramite il ddl di riforma, vi sono altrettanti posti liberi o che si libereranno anche per l’innalzamento degli alunni disabili.
Marcello Pacifico (presidente Anief): il problema è che il Governo non vuole ammettere che ci sono posti in più, anche perché se lo ammettesse soccomberebbe nei tribunali e dovrebbe assumere tutti quei docenti con 36 mesi di servizio su cattedra vacante. E siccome dal disegno di legge non si vuole stralciare il piano straordinario di oltre 100mila assunzioni previste dalla bozza approvata dal Governo, si rischia seriamente di compromettere anche quelle. Con la possibilità concreta di ritrovarci anche quest’anno a coprire il solito turn over. Allora ci chiediamo: ma non dovevano finire il precariato e la supplentite?
Pubblichiamo alcuni articoli su DDL Scuola, iIl 24 aprile sciopero generale di tutto il personale scolastico: basta tagli, le regole le cambiamo noi e su Pensioni, DEF nel 2015 +1% e incrementi pure per gli anni a seguire, ma dal 2019 inizia la parabola discendente.
E ora sperano in 55mila.
Ieri il Governo ha fornito i dati sul precariato, i posti a supplenza e le posizioni degli aspiranti GaE, esclusi i vincitori di concorso, distribuiti per provincia e classe di concorso.
Le stime sono contenute nel Documento di Economia e Finanza appena emanato dal Mef: previsto anche un incremento dell’1,1% per il 2016, del 2,6% per il 2017 e del 2,9% per il 2018. Poi assisteremo all’inversione di tendenza che sul medio-lungo periodo diventerà consistente, a seguito della riforma Fornero e dell’introduzione del sistema di calcolo contributivo: se nel 2015 la spesa pensionistica rispetto al Pil sarà pari al 15,9%, nel 2050 è stimata al 15%. E dieci anni ancora dopo, nel 2060, sarà scesa ulteriormente al 13,5%.
Gli effetti saranno dirompenti. Il caso della Scuola: solo in Italia si diventa insegnanti in ruolo tardi, in media non prima dei 40 anni, e si va in pensione sempre più tardi. Introducendo il nuovo parametro legato alla speranza di vita, poiché si vive più a lungo, occorre andare in pensione alle soglie dei 70 anni. Eppure la crisi è internazionale e in Germania si può ancora lasciare il servizio prima dei 60 anni e senza decurtazione. In Francia, l’età minima di pensionamento pur essendo stata innalzata è comunque stata fissata a 62 anni. Sulle teste dei lavoratori italiani c’è poi sempre la spada di Damocle delle casse in rosso dell’Inps, che ha accumulato un “buco” da 24 miliardi, e la trattenuta illegittima in busta paga del 2,5% per l’accantonamento del Tfr.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): anziché incentivare il trattenimento in servizio, come vorrebbe l’Ocse, da noi si è davvero esagerato, pensando solo a disincentivare chi è sfinito dalla stanchezza e avrebbe diritto a lasciare il lavoro per fare spazio alle nuove generazioni.
1) Piano di formazione del personale docente neoassunto per l'a.s. 2014-2015
La D.G. per il personale scolastico ha dato indicazioni per la formazione on line nell’anno di straordinariato degli insegnanti neoassunti.
2) Seminario nazionale residenziale: "La lezione del libro. La lettura nella scuola dell’adolescenza"
Si terrà a Senigallia nei giorni 27 e 28 aprile, organizzato dall’Ufficio Scolastico Regionale Marche, in collaborazione con il Centro per il libro e la lettura.
Promosso dalla Fondazione Food Education Italy e patrocinato da Expo Milano 2015, è volto a sensibilizzare studenti, insegnanti e famiglie sull’importanza di una giusta idratazione e, più in generale, su sani e corretti stili di vita.
Care/i colleghe/i,
la prossima elezione del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI), del 28 aprile 2015, rappresenta un’occasione importante per far sentire la tua voce attraverso i candidati che potrai eleggere nelle liste “Con Anief per cambiare la scuola”.
Potrai scrivere a ognuno di loro e proporre i tuoi pareri sui provvedimenti che il Miur vorrà approvare prima ancora delle convocazioni delle organizzazioni sindacali rappresentative. È una grande opportunità che Anief vuole mettere in primo luogo a disposizione tua e di tutto il personale della scuola perché possiate riappropriarvi, dopo tanti anni, del diritto di dire la vostra opinione.
Iniziativa unitaria dei sindacati alternativi Anief, Unicobas e Usb contro il disegno di legge di riforma: alle ore 10,00 manifestazione a Roma con partenza da piazza della Repubblica; dalle ore 15.00 sit-in davanti Montecitorio. I dipendenti dicono no alle prospettive di mancato sblocco degli scatti stipendiali, di attribuzione al dirigente scolastico del potere di nomina, di trasferimento e di aumenti stipendiali del personale. Inoltre, il piano di assunzioni non risolve il problema del precariato. Presentata una lunga piattaforma unitaria di richieste, per bloccare l’approvazione del testo ora all’esame del Parlamento.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): la riforma deve essere cambiata. Ci aspettiamo una risposta considerevole, per mandare un segnale forte, da dare al Governo mentre il Parlamento esamina gli emendamenti al disegno di legge, ribadendo i no, praticamente unanimi, espressi nel corso di centinaia di seminari e incontri organizzati dal sindacato negli ultimi mesi.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.