Ricorsi Anief avverso il D M 353/2014 di aggiornamento delle Graduatorie d’istituto: clicca qui per aderire on line
Ricorsi Anief avverso il D M 353/2014 di aggiornamento delle Graduatorie d’istituto: clicca qui per aderire on line
Per assegnare 30 punti aggiuntivi agli idonei ai concorsi, 18 punti aggiuntivi a SFP, 12 punti aggiuntivi ai PAS, per la valutazione del servizio militare in seconda e terza fascia GI, per la valutazione del servizio IRC (e alternativa IRC) in seconda fascia GI, per il riconoscimento in GI del doppio punteggio per il servizio in pluriclassi prestato a partire dal 2007/08. E ancora: per l'inserimento in II fascia GI dei docenti in possesso di diploma magistrale linguistico/sperimentale conseguito entro l’a.s. 2001/02 e degli idonei al concorso a cattedra DDG 82/2012, nonché per l'inserimento in III fascia GI dei laureati in Scienze politiche v.o. entro l’a.s. 2000/01. Adesioni on line fino al 31 luglio.
Vista la necessità di anticipare allo scorso 4 luglio il termine per l’adesione ai ricorsi TAR avverso le tabelle valutazione titoli di II e III fascia delle G.I. e in considerazione delle numerose richieste pervenute dopo tale termine, Anief apre le adesioni ai ricorsi al Presidente della Repubblica per ottenere la corretta valutazione dei titoli e dei servizi prestati. Il termine di adesione ai ricorsi PdR è fissato al 31 luglio 2014. Adesioni on line sul portale Anief.
Ricordiamo che è anche possibile, sempre fino al 31 luglio, aderire ai ricorsi al Presidente della Repubblica per l’inserimento in II fascia G.I. degli idonei al concorso a cattedra DDG 82/2012 e dei docenti in possesso di diploma magistrale linguistico/sperimentale conseguito entro l’a.s. 2001/02, nonché per l’inserimento in III fascia G.I. dei laureati in Scienze politiche v.o. entro l’a.s. 2000/01.
Inoltre, sono aperte fino al 31 luglio le adesioni al ricorso TAR per ammettere con riserva in II fascia delle Graduatorie d’Istituto chi frequenta i corsi e si abilita-specializza con PAS, SFP o su Sostegno dopo il 31 luglio.
° Edifici scolastici. Renzi fa sul serio!
Il Governo ha lavorato bene e con la dovuta trasparenza. Nel biennio 2014-2015 interverrà nell’edilizia scolastica: studenti e personale ne avranno vantaggio e vantaggio ne avrà l’economia nel settore edile. Riassumiamo lo sviluppo.
- Nel discorso di Fiducia alle Camere (24 febbraio 2014), Renzi dà rilievo al progetto.
- Il 3 marzo scorso Renzi invia a tutti i sindaci italiani una lettera aperta invitandoli a segnalare alla Unità di missione istituita presso la Presidenza del Consiglio, una priorità di intervento che “riguarda la sicurezza dei nostri ragazzi, la capacità di progetto delle nostre amministrazioni, la qualità del nostro vivere assieme che dovrebbe essere e sarà la cifra dell’Italia”.
- A fine Maggio c’è la stretta conclusiva con i 4.400 sindaci (che mandano la documentazione).
- Il 13 giugno, con un DPCM sono individuati i comuni beneficiari e l’importo della esclusione (dal rispetto del Patto di stabilità) delle spese per interventi di edilizia scolastica (art.31 comma 14 ter Legge n.181/2011); l’elenco dei beneficiari è completato con il DPCM 30 giugno 2014.
- Il 4 luglio 2014, il sito del MIUR presenta il Piano che comprende 20.845 interventi per investimenti pari a 1.094.000.000 E. Interessa 4milioni di studenti e una scuola su due. Questi i tre filoni del Piano: 1) #scuolenuove: nuovi edifici scolastici o rilevanti manutenzioni (244 milioni per 404 scuole); 2) #scuolesicure: messa in sicurezza (400 milioni per 2480 scuole); 3) (#scuolebelle): interventi di decoro e piccola manutenzione (450milioni per 17.961 scuole). L’importo dell’assegnazione a ciascun comune si può legge dai link sulla cartina della Penisola. La distribuzione regionale risulta essere la seguente VALLE D’AOSTA €473799; PIEMONTE € 83.967.956 (in buona parte per la sicurezza); LOMBARDIA € 160.600.625 (per lo più destinati a sicurezza e nuove costruzioni); LIGURIA € 12.191.888 (in buona parte per la sicurezza); VENETO €64.894.306 (in buona parte scuole nuove); FRIULI VENEZIA GIULIA € 27.882.857 (per lo più destinati a sicurezza e nuove costruzioni); EMILIA ROMAGNA € 31.489.977(distribuiti tra le tre tipologie di intervento); TOSCANA 14.316.482 (distribuiti tra le tre tipologie di intervento); MARCHE € 21.999.518 (per lo più destinati a sicurezza e nuove costruzioni); UMBRIA €8.504.808 (in buona parte per la sicurezza); LAZIO € 64.788.078 (per lo più destinati ad abbellimento e sicurezza); CAMPANIA € 182.928.004 (prevalentemente finalizzati ad abbellimento); MOLISE € 14.221.520 (per lo più destinati alla sicurezza); PUGLIA € 107.184.677 (per lo più destinati ad abbellimento e sicurezza); CALABRIA € 66.705.465 (per lo più destinati ad abbellimento e sicurezza); SICILIA € 91.191.118 (per lo più destinati ad abbellimento e sicurezza); SARDEGNA € 43.330.782 (per lo più destinati alla sicurezza). Occorre aggiungere che - mediante un accordo siglato a febbraio in Conferenza Unificata Stato-Regioni che istituisce il Sistema nazionale delle anagrafi dell'edilizia scolastica - è stata rimessa in moto l'Anagrafe dell'edilizia scolastica (Snaes). Entro il novembre 2014 le Regioni dovranno comunicare la situazione aggiornata della propria edilizia scolastica.
° 4 mila aventi diritto alla pensione e 4 mila precari che andranno in cattedra
L’equazione virtuosa sembra a portata di mano, dopo che il Governo ha dato parere favorevole alla proposta di legge Ghizzoni (Pd) e Marzana (M5S).
La richiesta di inserire l'emendamento nel d.l. di riforma della Pubblica Amministrazione è stata accolta per bocca del sottosegretario al lavoro, Massimo Cassano. I requisiti per il pensionamento previgenti la riforma Fornero saranno applicati ai lavoratori della scuola che hanno maturato i requisiti entro l'anno scolastico 2011/2012, ai sensi dell'articolo 59, comma 9, della legge 27 dicembre 1997, n. 449.
° Interrogazione del Movimento 5 Stelle, sul sistema di valutazione degli alunni
In VII commissione, primo firmatario il deputato Gianluca Vacca. Riportiamo in parte
“Riteniamo che sia giunto il momento di avviare una seria fase di confronto, tra istituzioni e operatori del settore, sul tema della valutazione scolastica di ogni ordine e grado, al fine di valutarne l'efficacia, che a nostro parere presenta diverse criticità.. La valutazione dello studente italiano è espressa, sostanzialmente, con valori numerici a partire dalla scuola primaria. Rispetto a quanto avvenuto in altri paesi europei, il percorso italiano in materia di valutazione dello studente è stato l'opposto in quanto si è passati da un sistema basato sui giudizi, per lo meno nella scuola primaria, ad un sistema numerico”.
(Fonte: tutto scuola.com – 04.07.14)
Pubblichiamo alcuni articoli sul maggior tasso di abbandono scolastico tra gli alunni bocciati e sulla raccolta firme in Germania per l'allungamento delle scuole superiori.
Gli studenti superiori che vengono bocciati hanno alte possibilità di abbandonare gli studi
La Stampa: Anief, tra gli studenti bocciati oltre la metà lascia gli studi
Blog Sicilia: Lascia gli studi oltre 1 bocciato su 2. In Sicilia tassi di abbandono record
9 Colonne: Scuola, studenti bocciati, più di 1 su 2 abbandona la scuola
La Voce Sicilia: Scuola, Anief: tra i bocciati più della metà lascia gli studi
ANSA: Scuola: Anief, tra bocciati oltre la metà lascia studi
Per regioni più a rischio abbandoni servono organici maggiorati
(ANSA) - ROMA, 9 LUG - Gli studenti bocciati hanno alte possibilità di lasciare gli studi: più di 1 su 2 abbandona la scuola. Lo sottolinea, facendo riferimento a un approfondimento del dossier di Tuttoscuola sulla 'Dispersione nella scuola secondaria superiore statale', l'Anief che chiede per le regioni dove gli abbandoni sono da record organici maggiorati. Indagando sulle possibili cause che nell'ultimo quinquennio hanno determinato l'abbandono del percorso d'istruzione e di formazione di 167mila studenti, é emerso che praticamente tutti i ragazzi che hanno abbandonato gli studi superiori nel corso del quinquennio 2009-2014 sono passati per almeno una bocciatura. Nel medesimo periodo -riporta l'Anief - dal 1 al 4 anno di corso vi sono stati circa 305mila bocciature, un dato ricavato applicando al numero degli studenti di ogni anno di corso la percentuale dei respinti riportata negli annuali Focus sugli scrutini finali pubblicati dal Miur. I ricercatori hanno dedotto che è improbabile che vi siano stati abbandoni tra gli studenti con successo scolastico, cioè promossi, quei 167mila che risultano dispersi dopo il quarto anno di corso vanno ricercati in larga parte tra i 305mila studenti che hanno subito bocciature lungo il percorso. Secondo l'Anief, il Dossier sulla dispersione conferma che "lo Stato ha il dovere di non abbandonare i giovani che frequentano la scuola in territori difficili, dove l'arretratezza culturale delle famiglie unita alla scarsità di servizi e a un inadeguato sostegno sociale spesso prevalgono sui valori trasmessi dalla scuola e dalle figure formative. Così, tantissimi giovani, oltre il 40% in province come Caltanissetta e Palermo, sono oggi ancora condannati a lasciare i banchi prima del tempo". "Per limitare questi numeri di abbandoni scolastici da mondo arretrato - dichiara Marcello Pacifico, presidente Anief - il nostro sindacato torna a chiedere pubblicamente al Governo che stanzi finanziamenti 'ad hoc' per favorire un orientamento scolastico adeguato: i giovani, soprattutto a 14 anni, hanno bisogno di essere guidati, di comprendere qual è la loro strada formativa e professionale da intraprendere. Soprattutto quando non c'è una famiglia e un contesto sociale in grado di dare indicazioni. Ecco perché - continua Pacifico - per risollevare il Meridione, in particolare Sicilia e Sardegna, dove gli abbandoni sono da record, servirebbero degli organici maggiorati di docenti e personale Ata: il calo demografico degli ultimi anni, che nelle aree meridionali ha avuto maggiore consistenza, ha invece determinato il processo inverso". (ANSA).
Italpress: Scuola: Anief "Contro abbandono servono più docenti e servizi"
Mentre in Italia il Governo vuole ridurre di un anno le superiori, in Germania raccolgono un milione di firme per allungarle
ANSA: Scuola: Anief, riduzione Superiori? si guardi a Germania
Dove si raccolgono firme per allungare durata ciclo studi
(ANSA) - ROMA, 8 LUG - "Se nei Paesi dove la riduzione è stata introdotta in modo frettoloso si torna indietro, i nostri decisori politici non possono far finta di nulla. Lascino da parte progetti rischiosi e aprano un confronto vero e senza preconcetti". Lo chiede il presidente dell'Anief, Marcello Pacifico, riferendosi alla notizia che in Baviera, ad Amburgo e in altre città tedesche i cittadini puntano a un referendum a favore del ritorno del Gymnasium a nove anni. "Viene da chiedersi come mai il nostro Governo insista su un progetto che altrove, dove è stato praticato, si sta rivelando fallimentare. Quanto sta accadendo in Germania - commenta Pacifico - dovrebbe perlomeno far sorgere il dubbio ai nostri decisori politici e aprire un confronto vero, senza preconcetti, sulla necessità di riformare i cicli scolastici nazionali abbreviandone di 12 mesi la durata. Il Governo abbandoni questo progetto di compressione dell'offerta formativa, utile solo in chiave di risparmio economico, e si concentri, piuttosto, sull'estensione dell'obbligo formativo sino alla maggiore età. Perché - conclude Pacifico - gli alunni devono frequentare le nostre scuole per tutta la durata degli studi superiori: solo così si ridurrebbero dispersione e Neet".(ANSA).
Repubblica: Scuola, mentre l'Italia pensa a ridurre le superiori la Germania vuole allungarle
Il Messaggero: Scuola, mentre l'Italia pensa a ridurre le superiori la Germania vuole allungarle
Borsa Italiana: Scuola, mentre l'Italia pensa a ridurre le superiori la Germania vuole allungarle
Teleborsa: Scuola, mentre l'Italia pensa a ridurre le superiori la Germania vuole allungarle
Qui Finanza: Scuola, mentre l'Italia pensa a ridurre le superiori la Germania vuole allungarle
Italpress: Anief "Italia verso riduzione superiori, in Germania firme per allungarle"
Pubblichiamo alcuni articoli sui supplenti brevi ancora senza stipendio, sulla dispersione scolastica da record al Sud e sulla proroga al 31 luglio per l'inserimento degli abilitandi in II fascia GI.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.