I motivi per cui il sindacato Anief non ha sottoscritto il protocollo sulla sicurezza alla vigilia di Ferragosto, non è solo legato all’illegittimo obbligo del green pass ma anche alle condizioni con cui si appresta a riprendere la scuola, molto simili purtroppo a quelle dell’anno passato. Ad illustrare le ragioni del dissenso è Marcello Pacifico, presidente nazionale del giovane sindacato rappresentativo: nel corso di un’intervista rilasciata oggi ad Orizzonte Scuola, il sindacalista spiega che da parte dell’amministrazione centrale non c’è un impegno chiaro sull’incremento delle sedi scolastiche e sugli spazi delle aule, che rimangono in ampia percentuale le stesse dell’anno scolastico scorso, passato per molti svolgendo la didattica a distanza. Inoltre, Pacifico ricorda che per settembre sono stati finanziati la metà dei docenti e Ata Covid rispetto al 2020/21, peraltro fino a dicembre e non per l’intero anno scolastico, non sono state sdoppiate le classi per arrivare ad un numero massimo di 15 alunni e non più di 26 o anche oltre, che poi è l’unico modo per garantire il distanziamento sociale ribadito dal Cts ed antidoto primario contro il Cofvid19. Ad aggravare tutto c’è poi la questione tamponi: “non c’è nessun miglioramento” ed è “grave il fatto che non si sia voluto chiarire come si devono fare questi tamponi: si è demandato un nuovo peso alle scuole, che dovranno verificare chi non ha il green pass e offrire il servizio tamponi, ma non si sa ancora come”. Inoltre, non si potranno “fare i test salivari”, altra mancanza grave.
Il green pass obbligatorio è solo uno dei motivi che hanno indotto l’Anief a non aderire al protocollo sulla sicurezza concertato con il ministero dell’Istruzione. “I riferimenti al dimensionamento scolastico sono vaghi – spiega il leader Marcello Pacifico -, da un anno le parti si erano impegnate ad aprire un tavolo per rivedere i criteri del dimensionamento introdotti dal Dpr 81 del 2009 a seguito della Legge 133 del 2008, eppure nessuno ci ha mai convocati. Dopo un anno le classi sono come le abbiamo trovate l’anno scorso, con lo stesso numero di studenti per classe. I presidi già lo scorso anno si lamentavano che non avrebbero potuto far lezione in presenza”.
Il presidente Anief ricorda che “l’organico Covid è dimezzato: 44 mila in totale, 22 mila docenti e 22 mila ATA. In più il personale docente verrà utilizzato per recuperare gli apprendimenti”. Secondo il sindacalista c’è chiaramente “una retromarcia sull’utilizzo dell’organico Covid, il fine dell’organico Covid era sdoppiare le classi”.
L’unico intervento del ministro Patrizio Bianchi, dice ancora Pacifico, “riguarda le classi over 27 alunni ma che sono poche. Il problema abbiamo ribadito, non è l’attuale numero di alunni per classe ma il numero di alunni in base alla metratura delle aule. Quando si fanno lezioni al chiuso bisogna rispettare la normativa anti Covid: la scienza ci dice che per più di un’ora in uno spazio chiuso di 30 metri quadrati più di 15 persone non ci devono stare. Anche su questo non è arrivata nessuna certezza. Le scuole” in queste condizioni, conclude il sindacalista rappresentativo, “non possono riaprire in sicurezza”.
Pacifico avrebbe fatto altre scelte: “Se c’erano 400 milioni di risorse, li avremmo spesi per sdoppiare le classi, piuttosto che i 142 che hanno messo, invece che chiamare i supplenti per il personale a cui viene sospeso lo stipendio. Sono tutte considerazioni che ci hanno portato a non sottoscrivere l’accordo. Noi denunceremo il protocollo nei tribunali”, dopo avere raccolto i ricorsi, “insieme a ogni atto che sarà adottato per rendere obbligatorio il green pass senza sdoppiare le classi”. Il sindacalista Anief ricorda infine che il suo sindacato ha “lanciato un’altra petizione” specifica per sdoppiare le classi, garantire lezioni in sicurezza e rispettare il distanziamento sociale: è una azione “che si trasformerà in class action, per costringere il governo a garantire classi in sicurezza al tempo del Covid. Vogliamo la scuola in sicurezza, e la sicurezza non si fa con il green pass obbligatorio ma sdoppiando le classi”, conclude Pacifico.
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16 agosto 2021
Ufficio Stampa Anief