Cancellazione del precariato e riforma del reclutamento: sono due impellenze che salverebbero la scuola italiana da guai e che si potrebbero affrontare da subito, con degli emendamenti alla Legge di Bilancio 2023, appena "bollinata" e pronta per approdare alla Camera dove è attesa da una conversione in legge in tempi record per scongiurare l’esercizio provvisorio qualora si sconfinasse oltre il 31 dicembre: a farsi promotore dell’iniziativa è l’Anief, che plaude al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che solo ieri, durante la presentazione in Parlamento delle linee programmatiche del suo mandato a viale Trastevere, ha espresso la volontà di riformare il reclutamento degli insegnanti, considerati “il vero motore di tutta la comunità educante”.