Intervenire ora per non tornare a chiudere le scuole a settembre. È il messaggio di Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, dopo il ritorno massiccio di contagi tra la popolazione.
Intervenire ora per non tornare a chiudere le scuole a settembre. È il messaggio di Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, dopo il ritorno massiccio di contagi tra la popolazione.
A poche settimane dalla prima campanella del nuovo anno scolastico ci si interroga sul da farsi, soprattutto alla luce del crescente numero di contagi. I sindacati hanno dichiarato che è a rischio il normale svolgimento delle lezioni “senza sistemi di ventilazione” e in presenza di “aule sovraffollate”, chiedendo l’intervento tempestivo del Governo.
Anief: le nostre proposte sono sul tavolo; è necessario e urgente che il lavoro delle segreterie scolastiche venga snellito
Non solo alle soglie dei 70 anni: i dipendenti andranno in pensione anche con importi da fame. A confermarlo è stato oggi l’Inps, nel corso del Rapporto annuale: l’istituto nazionale ha detto che per i lavoratori i nati tra il 1965 e il 1980, con 30 anni di contributi versati e un salario di 9 euro lordi l'ora, un lavoratore potrebbe avere una pensione a 65 anni di circa 750 euro.
Se il concorso ordinario della scuola secondaria per 32 mila posti risulta ancora in alto mare, con circa il 16% delle procedure andate in porto con numeri di non ammessi da capogiro, per i concorsi di infanzia e primaria con 12.863 posti da assegnare – come previsto dal Decreto n. 498 del 21 aprile 2020 - la definizione delle graduatorie è quasi completata. Anche in questo caso si conferma l’alto numero di respinti: da una rilevazione nazionale della rivista Tuttoscuola risulta che “per il concorso di scuola dell’infanzia, in particolare, manca soltanto una graduatoria per i posti comuni, mentre sono state tutte definite quelle per il sostegno. Complessivamente, per il sostegno erano stati messi a bando per l’infanzia 1.014 posti per i quali gli oltre 3mila candidati erano virtualmente in numero sufficiente per assicurarne la copertura”: peccato che “il numero dei candidati iscritti nelle graduatorie di merito dei vincitori alla fine è risultato inferiore al numero dei posti, cosicché complessivamente 462 posti di sostegno sono rimasti vacanti”. Ciò perché “in tutte le regioni la percentuale di candidati che hanno superato il concorso è stata quasi del 28%”. Per i posti comuni la percentuale degli ammessi” è stata addirittura del 21%: “non hanno concluso positivamente il concorso otto candidati ogni dieci”.
CCNL 2016/18 -