Il Maeci ha approvato le graduatorie provvisorie per titoli dei candidati ammessi al colloquio di cui al D.D. MAECI del 7 aprile 2022 n. 4815/359, individuati con il rispettivo codice identificativo univoco e distinti per aree linguistiche, come risultanti in esito ai reclami.
I colloqui avranno inizio in data 19 luglio 2022 alle ore 9.30 secondo il calendario allegato al decreto, che ne è parte integrante. I colloqui si svolgeranno in modalità on line tramite link che verrà inviato a ciascun candidato.
“Il record dell’inflazione è all’8,6%, si pensa che a fine anno si superi la media del 10%. Non si è mai registrata negli ultimi 30 anni un’inflazione così e tutti già cominciano a parlare di una crisi che proseguirà anche nei prossimi due o tre anni”, come fatto intendere dall’economista l’economista Pier Carlo Padoan. Per questo “avevamo chiesto un contratto ponte. Purtroppo nonostante il sì del ministro Bianchi, il no degli altri sindacati ha portato, di fatto, ad allungare le trattative. Ora ci confronteremo su altri temi ma il contratto non potrà essere firmato ad agosto”. A dichiararlo è stato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, commentando su Orizzonte Scuola la notizia di una mensilità stipendiale, nell’ultimo semestre, letteralmente “bruciata” dalle famiglie per rispondere al caro vita.
ANIEF purtroppo lo aveva anticipato: quando il ministero ha disposto la rideterminazione complessiva dei punteggi da attribuire ai numerosi quesiti errati del concorso ordinario per la scuola secondaria, era chiaro che la toppa sarebbe stata peggio del buco. La soluzione adottata da Viale Trastevere, infatti, comportava il rischio di escludere candidati che hanno già svolto (e superato) la prova orale a causa dei nuovi punteggi assegnati ai quiz. Un rischio che oggi è diventata amara realtà.
La mancata assegnazione del bonus da 200 euro a tantissimi precari della scuola, benché siano i primi naturali destinatari dell’incentivo per affrontare il caro-vita, rappresenta la conferma che sono considerati “l’ultima ruota del carro”: a farlo sapere sono i diretti interessati, che attraverso vari canali ricordano giustamente che vengono dimenticati ma in realtà “le scuole funzionano anche grazie a noi”. Il sindacato non comprende come è possibile che un cavillo normativo, la mancata emissione dello stipendio di luglio, possa avere vanificato l’accesso al bonus nella scuola ad oltre 200mila docenti e Ata precari, poiché la clamorosa esclusione riguarda tutti i i circa 180 mila supplenti con contratto fino al 30 giugno ma anche i 50 mila precari cosiddetti Covid il cui rapporto di lavoro con le scuole si è interrotto durante il mese scorso.
“A meno di due mesi dall’inizio del nuovo anno scolastico, non c’è ancora uno straccio di programmazione e intervento in chiave prevenzione pandemia: si tratta di una mancanza particolarmente grave, perché significa che le esperienze fallimentari degli ultimi due anni, con le scuole impreparate e immutate rispetto al pre-Covid19, non ci hanno insegnato nulla”: a dichiararlo è oggi Marcello Pacifico, a seguito della nuova impennata di contagi, l’inerzia totale delle istituzioni che nemmeno hanno fornito alle scuole le linee guida per l’aerazione. Entro il 20 marzo scorso, ricorda anche la stampa specialistica, uno specifico decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (su proposta del Ministro della salute e di concerto con il Ministro dell’istruzione) avrebbe dovuto definire da un lato le linee guida sulle specifiche tecniche in merito all’adozione di dispositivi mobili di purificazione e impianti fissi di aerazione e dall’altro gli standard minimi di qualità dell’aria negli ambienti scolastici e confinati degli stessi edifici. Intanto, i virologi – come Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, e Fabrizio Pregliasco, docente UniMi e direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi di Milano – continuano a chiedere di “adeguare i sistemi di ventilazione nelle scuole italiane”.