Il sindacato avvia l’adesione al ricorso per il rientro dei docenti non vaccinati, avverso nota ministeriale n. 620 del 28 marzo-orario di servizio di 36 ore, anche in altre mansioni e non in classe (dl 24/22) con richiesta di risarcimento e pagamento straordinario. Per aderire cliccare qui
Le slide presentate oggi dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ai sindacati sull’importante tema del reclutamento da modificare come previsto dal Pnrr non ci convincono perché essere assunti come docenti diventa “molto più complicato di come è ora”: c’è l’intenzione di introdurre una fase transitoria sul precariato, allungando la fase di accesso (laurea a ciclo unico più un anno con accesso a numero programmato), ma anche valutando gli insegnanti sulla base della loro formazione e con conseguenti scatti di anzianità. A dirlo è stato questa sera Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, durante una diretta sui canali social del sindacato. Si allungano i Cfu, si introduce un numero programmato, non per entrare in ruolo ma solo per partecipare al concorso. I precari con 36 mesi potranno accedere direttamente alla procedura selettiva. “Ma già oggi possono partecipare al concorsi, quale è la miglioria?”, ha spiegato il sindacalista Anief.
Il Governo propone di assumere 70 mila precari entro il 2024 con un percorso a ostacoli che prevede un concorso pubblico, una prova di abilitazione e l’integrazione di 30 CFU. Per i laureati previsto inoltre un corso di formazione iniziale. Anief boccia la proposta, troppo penalizzante per i giovani, discriminante per i supplenti presenti nelle graduatorie per le supplenze e non risolutiva dell’emergenza del precariato.
Secondo Anief è però inutile parlare di una legge di questo genere dopo che da 40 mesi si aspetta il rinnovo di un contratto che comunque porterà aumenti chi rispetto a quanto accaduto dal 2008 lasciano gli stipendi di docenti e Ata ben 13 punti sotto l’inflazione. Inoltre, è non è ammissibile “punire” gli insegnanti anche in base alla valutazione degli apprendimenti degli studenti. Siamo pronti a impugnare in Corte Costituzionale la norma sugli aumenti legati alla formazione, sempre se verrà approvata.
Sono 90mila le cattedre vacanti nella scuola: lo ha comunicato il ministero dell’Economia e delle Finanze: considerando l’organico di fatto, in particolare le cattedre in deroga sul sostegno agli alunni disabili, e il mancato utilizzo di tutte le Gps per le immissioni in ruolo, come pure la mancata applicazione delle direttive della Commissione europea sull’assunzione a tempo indeterminato dei precari che hanno svolto almeno 36 mesi di servizio, per il prossimo mese di settembre si prospettano oltre 200 mila supplenze da coprire. A denunciarlo è l’Anief, nel giorno in cui i sindacati sono stati convocati dal ministero dell’Istruzione per illustrare il nuovo reclutamento degli insegnamenti.