Marcello Pacifico (Anief): “Ci batteremo con ogni mezzo messo a disposizione dai regolamenti per recuperare la maggior quota possibile del potere di spesa perso sia dai tassi di inflazione, sia dal blocco negoziale, sia dalla esiguità di risorse messa in campo dalle amministrazioni precedenti e firmate dalle sigle allora rappresentative”
Quei report che dividono il Paese. Secondo Agenos, come riporta il Corriere della Sera, il personale docente non vaccinato in Sicilia sarebbe il 57%. Ma per l'assessore Lagalla si supera l'80%.
Per Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, comunque, “l'obbligo vaccinale sarebbe impraticabile oltre che inutile a fronte di studenti non vaccinati e di classi affollate”.
Inoltre, il sindacato ritiene che sarebbe “impraticabile sospendere il personale docente come il personale sanitario renitente, perché potrebbe sempre chiedere di svolgere l'attività di insegnamento a distanza”.
Il leader dell’Anief lancia un appello, suggerendo al Governo “di pensare a sdoppiare le classi per garantire il distanziamento e la ripresa della didattica in presenza in sicurezza di lavoratori, studenti e famiglie. Le risorse necessarie ci sono, ora questi miliardi devono essere spesi. La scuola deve essere considerato una risorsa e non uno spreco, si pensi a salvaguardarla”, ha concluso il sindacalista autonomo.
Auspicabile ampliare la categoria dei soggetti per l’APE sociale, consentire uscita dal lavoro a 63 anni con la quota contributiva per avere la pensione completa a 67 anni, far riscattare gratuitamente la laurea e i periodi formativi, sgravi contributivi per la maternità, pensare la pensione di garanzia.
Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief: “Bisogna ripristinare quota 96 per gli insegnanti, così come l’indennità di bornout senza penalizzazioni, come accade in Germania. Sul reddito di cittadinanza, è necessario garantire prima una salario minimo per i lavoratori e le lavoratrici ancorato all'inflazione. Gli stipendi degli statali infatti sono ancora dieci punti sotto il costo della vita registrato negli ultimi tredici anni”.
Si è appena conclusa l’audizione del responsabile dell’Area “Rilevazioni nazionali” dell’Invalsi, Roberto Ricci, sui risultati delle rilevazioni 2021. Secondo il sindacato Anief quanto espresso era prevedibile. Con l’aggravante che ora i livelli di competenze dell’Italia faranno registrare un ulteriore calo nella classifica internazionale sugli apprendimenti degli studenti dell’area Ocse
Marcello Pacifico, leader del giovane sindacato Anief, ha rilasciato un’intervista a Teleborsa su vaccinazioni e obbligatorietà per i docenti. Il presidente ha dichiarato che “l'ufficio legale dell'Anief nutre tante perplessità sulle nuove norme approvate dal Governo sul green pass”; infatti, sarebbero tanti i dubbi che riguardano, in primo luogo, coloro che devono affrontare i concorsi perché si impone l'obbligo del green pass. "La nostra Repubblica deve rimuovere tutti gli ostacoli per l'accesso agli incarichi pubblici e quindi alla Pubblica Amministrazione; il problema fondamentale è poi pensare di ripartire a settembre obbligando studenti e personale docente a vaccinarsi".
Pacifico ha continuato affermando che “il problema non è tanto quello della vaccinazione: io per primo ho fatto due dosi di vaccino, continuerò a farle e invito sempre tutti quanti a vaccinarsi, perché dobbiamo vincere insieme questa battaglia e il vaccino, in questo momento, è lo strumento più importante che abbiamo tra le mani per poter cercare di contenere la diffusione del virus. La cosa più importante per parlare di scuole in presenza a settembre rimane il distanziamento sociale. I soldi ci sono: Anief ha quantificato in 10 miliardi le risorse per sdoppiare le classi, mentre il Ministro Bianchi ha detto di averne già spesi 5 per sanificatori, mascherine, per strumenti tecnologici per la card".
Inoltre il sindacato è certo anche del miglioramento della didattica in presenza di classi con meno alunni. “Certamente vogliamo soluzioni concrete ed è da un anno e mezzo che diciamo che non bastano più banchi e più sanificatori. Ora poi si parla di mettere microfoni agli insegnanti per evitare la carica virale quando parlano. Si parla di mettere delle lampadine per misurare la saturazione all'interno delle aule. E invece c'è solo una cosa da fare: attuare il distanziamento con classi di 15 alunni, in modo che anche quando finirà il Covid, i nostri insegnanti riusciranno a far raggiungere migliori obiettivi ai nostri studenti, ha concluso Pacifico.