Le supplenze di didattica “speciale” sono da considerare alla pari di quelle prestate su cattedra comune nel sistema nazionale di istruzione. Il sindacato consiglia a tutti i docenti inseriti nella prima fascia delle Graduatorie provinciali delle supplenze di presentare la domanda per partecipare al piano straordinario di immissioni in ruolo e di ricorrente per ottenere il riconoscimento di tale diritto. Per l'ufficio legale Anief, inoltre, ha facoltà di presentare domanda anche chi non ha maturato i tre anni di servizio, al pari di chi è inserito in seconda fascia. Per aderire cliccare qui
Si è appena concluso l'incontro tra sindacati rappresentativi e Ministero dell'Istruzione per la presentazione della procedura informatizzata per la fase di nomina in ruolo “straordinaria” prevista dal Decreto Sostegni Bis e per il conferimento degli incarichi annuali e fino al termine delle attività didattiche. All'incontro – cui ha partecipato per l'Anief la Segretaria Generale Chiara Cozzetto – il nostro sindacato ha evidenziato nella farraginosa procedura presentata molte criticità tecniche e di gestione materiale della domanda, ma anche l'assoluta necessità di non procedere con una presentazione congiunta della domanda sia per partecipare al conferimento degli incarichi ex art. 59, comma 4 (finalizzato alla successiva immissione in ruolo dopo il superamento dell'anno di prova e del colloquio disciplinare), sia per partecipare alle normali operazioni di conferimento delle supplenze. “Il nostro sindacato – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – non può accettare che la fretta possa ledere i diritti dei lavoratori al punto da far rischiare loro o di perdere l'occasione dell'agognata immissione in ruolo o addirittura di non ottenere neanche un incarico annuale. Per questo motivo la nostra delegata ha chiesto una netta separazione della presentazione delle due domande, un tempo congruo e modalità certe di pubblicizzazione delle procedure, eliminazione di qualunque limite nelle opzioni di scelta e la pubblicazione delle disponibilità utili alle due procedure per permettere ai candidati di compiere una scelta consapevole”.
I corsi accademici post laurea hanno sempre avuto un’alta considerazione in sede di valutazione di un candidato a ricoprire dei ruoli nella pubblica amministrazione. Anche nella scuola, dove per decenni master e perfezionamenti hanno permesso di avere un punteggio adeguato allo sforzo profuso e alle competenze universitarie acquisite. Tutto ciò è venuto meno con la formazione delle ultime graduatorie provinciali delle supplenze: quegli stessi titoli si sono improvvisamente impoveriti di valore. Tanto da raccogliere il malumore dei laureati diretti interessati, che non ne hanno mai comprese le ragioni. Lo stesso sindacato è stato colto alla sprovvista, perché il ministero dell’Istruzione si è limitato a fornire una mera informativa, senza poi dare seguito alle rimostranze della stessa organizzazione che rappresenta i lavoratori.
A questo punto, però, considerando l’importanza del posizionamento nelle Gps ai fini dell’assunzione a tempo indeterminato, Anief ha predisposto una diffida, che ogni diretto interessato dovrà inviare per chiedere se è lecito cambiare in corsa i punteggi dei titoli conseguiti e senza una valida motivazione. “Il nostro sindacato – dichiara Marcello Pacifico, presidente Anief – è riuscito ad annullare la sentenza del TAR Lazio, mentre il Consiglio di Stato ha ricalendarizzato l'udienza pubblica nel mese di novembre per decidere nel merito della questione”. A questo punto, "c'è tempo fino a settembre per poter e chiedere finalmente, attraverso una diffida, l'attribuzione del punteggio dei master e dei corsi di perfezionamento che sono stati sottovalutati nel processo di aggiornamento delle GPS di prima e seconda fascia ed anche nelle graduatorie d'istituto".
La questione dell’obbligo vaccinale per il personale scolastico e del Green Pass chiesto a tutti per entrare scuola è solo rinviata alla prossima settimana, però continua a tenere banco. Anche per come si andrebbe a costituire. La mancanza di unità di intenti nella maggioranza starebbe favorendo un obbligo a “strati”: una sorta di gamification, lo definisce così oggi la rivista Orizzonte Scuola, in cui il personale dovrà affrontare diversi livelli. Si tratterebbe di un meccanismo progressivo: come accaduto al personale sanitario, si chiederà al personale docente di vaccinarsi, ma per chi dovesse rimanere inerme od opporsi scatterebbe “un meccanismo sanzionatorio a più livelli: prima il richiamo, poi il trasferimento, infine la sospensione. A questo, si aggiungerebbe un altro distinguo: l’imposizione potrebbe valere solo per gli insegnanti, a strettissimo contatto con gli studenti, e non per il resto del personale scolastico”. C’è poi l’idea “di valutare una soglia a livello regionale o provinciale per imporre l’obbligo. Il problema, non di poco conto, è che ciò potrebbe essere etichettato come anticostituzionale”.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “è ora di finirla con le minacce e le cacce all'untore tra gli insegnanti: se il ministero dell’Istruzione procederà con l'obbligo vaccinale senza prima aver sdoppiato le classi, da una parte lanceremo una class action epocale, dall'altra chiederemo l'annullamento dei provvedimenti punitivi. Il Governo pensi piuttosto a ridare alla scuola quei miliardi tolti sulla sicurezza delle classi negli ultimi 13 anni, con dissennate politiche taglia scuole, classi e personale. Invece di ridare il maltolto, peraltro in un periodo di estrema emergenza, continuiamo a parlare di altro. Così non si fa il bene della scuola, degli studenti, delle famiglie e del personale che la vivono ogni giorno”.
È al via la macchina organizzativa che porta alle assunzioni a tempo determinato: lo comunica il ministero dell’Istruzione, facendo presente che l’apertura delle “aree per la presentazione delle istanze per il conferimento dei contratti a tempo determinato per le nomine di cui all’articolo 59, comma 4, del decreto legge n. 73 del 2021 e per le nomine per lo svolgimento di supplenze annuali e temporanee al termine delle attività didattiche dalle ore 9 del 2 agosto alle ore 23,59 del 12 agosto”.
L'ufficio legale di Anief conferma la volontà di far presentare domanda per l'attribuzione degli incarichi introdotti dal decreto Sostegni bis anche chi è inserito in prima fascia con servizio “misto” nel sistema nazionale di istruzione, quindi non con tre annualità richieste, o senza servizio nella scuola statale e ancora chi è inserito nella seconda fascia per la palese incostituzionalità della norma. Preadesioni gratuite al seguente link