Quasi 50mila assunzioni di insegnanti a tempo indeterminato accordate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, al via nei prossimi giorni, si attueranno in sole tre regioni: Lombardia (25.818), Veneto (11.912) e Piemonte (10.985). Importante è anche il numero previsto per il Lazio (10.686), l’Emilia Romagna (9.419) e la Toscana (8.427), che quindi complessivamente si aggiudicano 28.500 assunzioni di nuovi docenti. Meno di 25mila se le aggiudica tutto il Sud, Isole comprese. La maggior parte delle assunzioni riguarderanno la secondaria. I dati del contingente nazionale e la suddivisione regionale sono contenuti nel decreto n. 0228 del 23 luglio 2021, nel quale si specifica che si utilizzeranno per il 50% le GaE e per l’altro 50% le graduatorie di merito derivanti dai concorsi, per poi passare alla prima fascia Gps per eventuali posti non assegnati.
Il sindacato ricorda che si tratta di immissioni nei ruoli solo ipotetiche. Applicando le norme restrittive del ministero dell’Istruzione, ben oltre la metà non verranno assegnate, per via della mancata considerazione dei docenti che insegnano da tempo nelle nostre scuole ma vengono reputati inadatti all’assunzione finale. Non la pensa così, evidentemente, il giovane sindacato rappresentativo Anief, che punta alla stabilizzazione anche di tutti coloro che hanno presentato domanda di partecipazione ai concorsi e ai corsi abilitanti, oltre che degli idonei e i laureandi in Scienze della Formazione primaria.
“Il paradosso – dice Marcello Pacifico, presidente Anief – è che in 80mila casi non siamo nelle condizioni di avere un candidato per essere immesso in ruolo. Il Ministero ha aperto solo a coloro che conseguiranno il titolo di specializzazione o di abilitazione entro il prossimo 31 luglio, invece dovevano e potevano essere molti di più. Ancora di più perché i posti vacanti ci sono e anche in numero considerevole. Ecco perchè gli interessati possono seguire le modalità predisposte dal sindacato”.