L’Associazione sindacale professionale Anief è stata invitata a partecipare a una riunione informativa in video conferenza, oggi 23 aprile, con il Ministero dell’Istruzione e la presenza del Direttore Generale per il personale della Scuola, Filippo Serra, in merito all’organico personale Ata a.s. 2021/22. In rappresentanza del sindacato saranno presenti il coordinatore nazionale del personale Ata Cristina Dal Pino e Teresa Vitiello vicepresidente Anief Friuli-Venezia Giulia
Il termine di presentazione delle domande per l’inserimento nelle graduatorie di terza fascia del personale Ata è stato prorogato al 26 aprile 2021. Il sindacato proroga anche la data di adesione ai ricorsi. Per visionarli cliccare qui
Dopo diversi mesi di preparativi, il Recovery plan da 221 miliardi arriva in approvazione al Consiglio dei ministri: con il perdurante dubbio sulle risorse da impiegare per la proroga del superbonus edilizio e a chi affidare la governance, oggi il mega-progetto da 221 miliardi approderà in CdM per un primo esame. Il premier, i capidelegazione della maggioranza e i ministri competenti hanno già dato il loro assenso. Già nel week end si lavorerà sui dettagli. Subito dopo, lunedì e martedì prossimo, il premier Mario Draghi presenterà il testo alle Camere, dove in tempo record, tra mercoledì 28 e giovedì 29, si arriverà al via libera definitivo così da rispettare l’impegno di inviare il tutto alla Commissione europea entro la fine di aprile. Sulla suddivisione dei fondi vi sarebbero delle novità, con Istruzione e ricerca che salirebbero a 31,9 miliardi complessivi. Il sindacato Anief reputa che l’approdo in Italia di cifre così rilevanti costituisca un’occasione storica ed importantissima per il rilancio della Conoscenza in Italia.
“Bene ha fatto il Governo a implementare le risorse per Scuola e Ricerca – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – così come è positiva la maggiore attenzione che sembrerebbe essere arrivata per questi settori, tanto da incrementare i finanziamenti. È bene però che si stabiliscano da subito gli obiettivi da raggiungere, scongiurando il rischio di disperdere i fondi UE: il fine ultimo deve essere quello di elevare la cultura dei nostri giovani e della popolazione, annullando quell’odioso gap formativo che oggi la caratterizza, che ha le basi nel digital divide e che trova purtroppo la massima espressione nell’abbandono scolastico precoce. Per questo occorre ricostruire 15 mila plessi scolastici spazzati via in Italia nell’ultimo decennio da assurde politiche di spending review fatte sulla pelle della popolazione. Così come occorre potenziare la fascia 0-6 anni, riattivare quelle 4 mila scuole autonome, con i loro dirigenti e Dsga, cancellate per andare a creare mega istituti da migliaia di iscritti. Ma è tutto il dimensionamento, che ha portato via pure 200 mila docenti, le compresenze, gli specialisti nel primo ciclo, 50 mila posti di Ata, a dovere essere riattivati. Fatto questo, si dovrà anche agire, oltre che su edilizia e digitalizzazione scolastica, sull’adeguamento degli organici, compresi i 75 mila docenti-Ata Covid, da comporre in base alle esigenze dei territori e non più solo considerando le iscrizioni. C’è poi da affrontare l’emergenza delle classi pollaio: da settembre non si potranno più avere classi da 30 e più alunni, ma massimo 15-18. Contemporaneamente, si dovrà anche agire su precari, stipendi e carriera del personale, che continua a non avere opportunità di crescita e a percepire tra gli stipendi più bassi d’Europa. Infine, occorre rivedere la partita del reclutamento e della mobilità dei lavoratori della scuola, anche queste da adeguare”.
L’Anief, presente all’incontro al Ministero sugli organici del personale docentecon la delegazione composta da Giuseppe Faraci e Stefano Cavallini componenti della segreteria generale, contesta la possibilità, presente nella nota, di poter avere classi fino a 31 alunni in presenza di alunni che non abbiano recuperato il debito formativo senza aver la possibilità di sdoppiare le classi.
“A settembre saremo ancora e purtroppo in periodo di emergenza Covid – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – e dopo proclami per abbattere le classi pollaio, ci si permette di formare classi di 31 alunni con buona pace della sicurezza”.