In alcuni Comuni di Veneto e Lombardia, dove gli istituti sono chiusi, rinviata la presa di servizio. Anief ribadisce la necessità di reclutare anche il personale Ata che da anni è stato assunto a tempo determinato. Nel frattempo sarà pioggia di ricorsi al giudice del lavoro per ottenere i risarcimenti
Per la prima volta, non potranno presentare domanda di trasferimento, o passaggio di ruolo, gli insegnanti che nella precedente mobilità hanno chiesto e ottenuto una scuola con titolarità. Lo stesso vincolo sarà confermato per i trasferimenti dei prossimi due anni. Tutta colpa del contratto nazionale sulla mobilità, voluto dai sindacati maggiori, che prevede l’impedimento triennale in tutti i casi in cui si è giunti in una scuola attraverso il codice puntuale della istituzione scolastica prescelta oppure in una scuola del comune di titolarità anche con l’espressione del codice sintetico.
Marcello Pacifico (Anief): “La disposizione voluta e ottenuta dal ministero nasce per via dell’alto numero di docenti che ogni anno chiedono di cambiare. Però, invece di chiedersi il motivo dell’eccesso di domande, l’amministrazione ha pensato bene di risolvere il problema impedendo le richieste a decine di migliaia di docenti. In realtà, ci si accanisce con chi lo scorso anno ha inserito un codice univoco anziché generico. Ma stiamo scherzando? La vita di una persona può essere sottomessa a codici e lettere? Già accaduto con l’algoritmo della Buona Scuola. Noi non possiamo accettarlo e lo faremo presente a gran voce appena saremo convocati a Viale Trastevere”.
ANIEF Lombardia chiede un incontro urgente con il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e con la Dirigenza dell’USR Lombardia. Fiorella Re, presidente ANIEF Lombardia, ha dichiarato che “considerata l’emergenza sanitaria del nostro paese e preso atto che la Lombardia è la Regione più colpita dal Coronavirus, ho chiesto di fissare un incontro per fare il punto della situazione sullo stato attuale in merito all’emergenza epidemiologica da Covid-19, al fine di prendere conoscenza dei provvedimenti posti e da porre in essere per garantire la sicurezza e la salute di tutti i lavoratori della scuola, definendo una procedura in raccordo con la Regione di misure precauzionali da attuare. Siamo i primi a dire che a scuola bisogna tornarci se l’emergenza rientra”
Ad Asmara il governo eritreo dispone la quarantena per gli insegnanti della scuola italiana che rientrano da Roma. Marcello Pacifico (Anief): “Non è la soluzione, si chiudano le scuole e si applichi al personale la normativa relativa alle forze di causa maggiore. Il Maeci convochi i sindacati rappresentativi”
Lo ha detto la Corte d’Appello di Firenze, che ha condannato il ministero a corrispondere al dipendente otto mensilità dell’ultima retribuzione globale e a corrispondergli le progressioni di carriera non riconosciute durante il precariato. Questa sentenza conferma che la prassi italiana dell’abuso dei contratti a termine su posti vacanti, oltre i 36 mesi, viola la normativa comunitaria e produce un ingiustizia verso il lavoratore.
Marcello Pacifico (Anief): “È una lunga battaglia quella che abbiamo condotto per il rispetto del lavoro dei precari della scuola italiana e ora la Corte d’Appello di Firenze ci ha dato piena ragione, chiarendo all’amministrazione appellante che le immissioni in ruolo successive non possono cancellare l’abuso della reiterazione di contratti a termine perpetrate per anni a discapito dei lavoratori della scuola in violazione di norme imperative europee e questo è stato anche confermato dalla Corte di legittimità del 7 novembre 2016. Non possiamo che essere soddisfatti di tutti i risultati ottenuti difendendo i diritti dei lavoratori a tempo determinato anche dopo l’avvenuta immissione in ruolo”.