Presentando al Senato le linee programmatiche del nuovo corso del Miur, Marco Bussetti ha detto che verrà attuata una revisione, la quale dovrà “garantire il superamento delle criticità con il sistema formazione”. L’obiettivo, ha aggiunto il Ministro, sarà quello di costruire “nuovi strumenti per creare un legame tra docenti e territorio per evitare i trasferimenti”. Anief concorda sulla necessità di mettere mano ad un sistema che ha creato ancora più difficoltà di quello preesistente, ma a precise condizioni.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Occorre una nuova legge sul reclutamento che assicuri la continuità didattica, attraverso un piano straordinario di assunzione del personale su tutti i posti in organico di diritto e di fatto, privi di titolare. Su questo, sarebbe molto utile approvare in tempi rapidi la riforma delle pensioni che, con “Quota 100”, porterebbero allo sblocco delle assunzioni, con 200mila immissioni in ruolo potenziali da attuare. Molto utile sarebbe anche ripristinare il tempo pieno e prolungato, con insegnamenti su modulo nella scuola primaria. E anche iniziare a cinque anni, con un anno ‘ponte’ infanzia-primaria, che garantirebbe un attento passaggio verso l’annualità scolastica più delicata e importante in chiave formativa. Bussetti ha fatto bene anche a ricordare il prezioso lavoro del personale Ata, inspiegabilmente dimenticato in tutti i tentativi di valorizzazione del personale – assunzioni, merito, bonus aggiornamento – introdotti con la Buona Scuola: mai come oggi bisogna riscrivere i profili degli assistenti amministrativi, dei tecnici e dei collaboratori scolastici, adeguando gli stipendi e assumendo il personale su tutti i posti vacanti e disponibili.