I presidi vogliono la piena perequazione economica tra la loro retribuzione e quella dei Dirigenti della seconda fascia della P.A., perché ‘un dirigente scolastico percepisce mediamente 62.890 euro lordi annui mentre un dirigente di un ente di Ricerca e dell’Università, appartenenti alla stessa area contrattuale, ha una retribuzione compresa tra i 94.000 e i 102.000 euro. Il differenziale è ingiustificabile e non accetteremo certo, nel prossimo contratto di lavoro in fase di rinnovo, l’ennesima nota a verbale con cui ci si duole per la mancata perequazione e la si indica come raggiungibile nella successiva tornata contrattuale’.
Udir sostiene la battaglia dei presidi per l’ottenimento della perequazione esterna rispetto alle altre aree della dirigenza, ricordando che per centrare questo obiettivo sarebbe però importante anche istituire il Fondo Unico Nazionale in parte uguali per le aree della stessa dirigenza pubblica. Oltre che allineare l'Indennità di vacanza contrattuale al costo della vita, aumentato di ben 14 punti negli ultimi dieci anni. Come bisogna garantire la perequazione interna, visto che si sono venute a determinate ingiustificabili disparità di trattamento tra i presidi assunti prima del 2001 e i colleghi che svolgono lo stesso lavoro ma che sono stati assorbiti dopo quell’anno.
Marcello Pacifico (Anief-Udir): I sindacati rappresentativi debbono assolutamente tenere duro. A costo di non rinnovare il nuovo contratto collettivo nazionale del lavoro. Perché accettare le solite condizioni al ribasso dell’amministrazione sarebbe un vero suicidio, che i capi d’istituto non tollererebbero. È per questo motivo che, nel frattempo, abbiamo citato il Miur in giudizio davanti al Tribunale amministrativo, rivendicando la mancata trasmissione del decreto direttoriale richiesto di individuazione delle risorse per il FUN 2017 ai fini del raggiungimento della perequazione esterna con le altre aree della dirigenza. E ci siamo pure costituiti presso la Corte suprema per ottenere la perequazione e l’assegno individuale d’anzianità non assegnati ai dirigenti scolastici assunti dopo il 2001. Così come ci siamo mossi per lo sblocco dell’indennità di vacanza contrattuale. In modo da ottenere dalle aule di giustizia ciò che il Governo continua a negare ai nostri presidi.