Nuova vittoria per il sindacato rappresentativo Anief che ha fatto risarcire un docente precario che ha lavorato per anni senza avere diritto alla carta docente. Il docente, rappresentato e difeso dalla rete di avvocati Anief - Ida Mendicino, Nicola Zampieri, Giovanni Rinaldi, Walter Miceli e Fabio Ganci – ha ottenuto quanto gli spettava.
Una maestra della scuola primaria ha preso servizio per sei anni – tra il 2016 e il 2022 - come supplente in più comprensivi di Roma, anche come docente di sostegno: a un certo punto si è resa conto che in questo periodo ha svolto le stesse mansioni dei colleghi di ruolo, assolvendo anche all’aggiornamento professionale però a sue spese. Si è quindi decisa a fare ricorso con i legali dell’Anief e adesso è stata giustamente ricompensata: il giudice del Tribunale di Roma, III sezione Lavoro, ha infatti accolto il ricorso ordinando il Ministero di assegnargli i 3.000 euro che gli aveva negato e condannando la stessa amministrazione a pagare anche le spese processuali pari ad oltre 2.000 euro.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e Udir, interviene sulla decisione del TAR della Campania di sospendere, con apposita Ordinanza, la norma sul dimensionamento, il DM 127/2023, che taglia fino a mille scuole autonome e passa la decisione finale alla Consulta. “Avevamo denunciato l'illegittimità della disposizione un anno fa – dice il sindacalista autonomo – quando era stata approvata con l'ultima Legge di bilancio: avevamo a suo tempo denunciato quanto fosse anche in contrasto anche con il PNRR che prevede il superamento del rapporto alunni-Ata-docenti negli organici delle scuole prestando nel contempo maggiore attenzione al territorio. Sempre Anief e Udir hanno ricordato anche la pronuncia della Corte Costituzionale in un caso analogo: si tratta della sentenza 200 del 2009 su illegittimità del dimensionamento disposto dalla legge 133/2008. Noi – conclude Pacifico – a questo punto sul dimensionamento vigileremo come e più di prima”.
Non si ferma più la scia delle sentenza che aprono la Carta del docente ai supplenti: dopo i pareri favorevoli del Consiglio di Stato, con la sentenza n.1842/2022, e della Corte di giustizia dell’Unione Europea, con un’Ordinanza esemplare, oltre che dela Governo con la Legge 103 del 10 agosto 2023che allarga ai supplenti con scadenza del contratto 31 agosto, è di pochi giorni fa la decisione della Cassazione di estenderne il beneficio anche ai precari contrattualizzati fino al 30 giugno (almeno 150 mila i supplenti potranno ora chiedere il bonus con i ricorsi gratuiti Anief). In questo contesto di espressioni a senso unico, per i Tribunali del lavoro non rimane che allinearsi: così ha fatto anche quello Treviso, che esaminando il ricorso presentato dai legali del giovane sindacato, in difesa di un precario con tre supplenze annuali alle spalle, ha condannato il Ministero a risarcirlo con i 1.500 euro negati in prima battuta.
“Sono almeno 150 mila gli insegnanti italiani, dalla scuola dell’infanzia alle superiori, che possono avere dei benefici economici a seguito della sentenza della Corte di Cassazione che apre la Carta del docente anche ai supplenti con contratti in scadenza il 30 giugno”: lo dice il presidente Anief Marcello Pacifico, ricordando che il pagamento non riguarda solo il 2023 ma anche tutti gli arretrati per i contratti stipulati negli ultimi 5 anni: “Si tratta di una importante vittoria del sindacato, che ancora una volta attraverso il Tribunale riesce a rimuovere una grave discriminazione retributiva tra docenti di ruolo e docenti assunti a tempo determinato”, spiega Pacifico.