“Il 2019-2021 è un triennio in cui l’inflazione è salita di 2,5 punti: gli aumenti invece riguardano aumenti di 4,2, quindi significa che per quel triennio contrattuale abbiamo dato più soldi dell’inflazione. È quello che deve fare il sindacato ed è la ragione per cui abbiamo firmato quel contratto”. A dichiararlo è stato oggi all’Aran il presidente nazionale di Anief, Marcello Pacifico, al termine della sottoscrizione del nuovo contratto di Istruzione, Ricerca e Università 2019/21che ha portato al personale della scuola circa 130 euro medi mensili.
“Nel frattempo – ha detto Orizzonte Scuola - l’inflazione è cresciuta nel 2022, 23 e 24. Per questo, grazie alle attività che abbiamo posto è stata sbloccata l’indennità di vacanza contrattuale con un assegno che è arrivato nel mese di dicembre a tutti i personali di ruolo con ulteriori aumenti di 5.78. Ahimè, non rispecchiano l’aumento reale del costo di vita, ma neanche la legge italiana. La legge prevede che l’indennità di vacanza contrattuale sia pagata ogni mese al 50% del tasso di inflazione programmata”.
Pacifico ha aggiunto che “l’inflazione, in questi tre anni, è cresciuta di 16 punti, quindi è evidente che ancora mancano dei soldi per poter adeguare l’indennità di vacanza contrattuale e soprattutto mancano gli arretrati del 22 e del 23. Anief li ha calcolati in 4.000 euro e quindi stiamo avviando una campagna per informare tutti i lavoratori del mondo della scuola, dell’università, della ricerca e degli AFAM che devono recuperare almeno 4.000 euro di arretrati e di indennità di vacanza contrattuale”.
TANTE NUOVE NORME MIGLIORATIVE
Sul piano delle norme, il contratto approvato prevede novità rilevanti. A partire dai precari. Ad esempio, i supplenti docenti e ATA si vedranno per la prima volta riconosciuti i tre giorni di permesso retribuito per motivi personali o familiari, documentati anche mediante autocertificazione. Vi sarà anche una rinnovata considerazione dei titoli e profili ATA terza fascia, a vantaggio della funzionalità del servizio che andranno a svolgere: il diploma, ad eccezione del profilo del collaboratore scolastico, non sarà più sufficiente per accedere, ma servirà anche la certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale.
Tra le novità c’è poi il congedo esteso fino a 120 giorni per le donne vittime di violenza, una richiesta promossa proprio dall’Anief. Per i Dsga da 6 euro di aumento iniziale il sindacato è riuscito ad ottenere 60 euro e anche per loro si apre la possibilità di accedere al fondo di valorizzazione del personale: agli assistenti tecnici nel primo ciclo è stata attribuita un’indennità di disagio, il cui tetto massimo è stato aumentato per richiesta sempre del giovane sindacato; è stato chiarito che le assemblee delle Rsu potranno essere indette a maggioranza e non all’unanimità; per il personale Ata è stata ottenuta la determinazione dei fondi per le progressioni economiche verticali, ma è anche passato l’aumento del salario accessorio e delle quote orarie degli straordinari di tutto il personale (erano ferme da 16 anni). Per i docenti sono arrivati chiarimenti importanti, come il Glo che rientra nelle attività funzionali.
Col nuovo Ccnl 2019/21 si è pure riusciti a convogliare nel comparto Istruzione maggiori risorse, circa mezzo miliardo di euro, per la valorizzazione del personale e con redistribuzione dei fondi ai tavoli contrattuali. Sono passate delle deroghe ai vincoli dei trasferimenti, in particolare la conferma dei diritti della disabilità e di tutela dei genitori lavoratori con figli fino a 12 anni nei trasferimenti del personale scolastico. Come pure la procedura straordinaria di reclutamento su posti di sostegno e lo sblocco dei contratti dei docenti specializzati all’estero; ma anche l’ampliamento del 30 % dei posti dei docenti riservati ai precari TFA sostegno; come pure l’aumento del 70% dei posti per i docenti IRC nel concorso straordinario.
Anief ha quindi chiesto e ottenuto l’eliminazione del tetto massimo dei docenti abilitati con semplificazione per accesso e frequenza; l’ammissione diretta degli insegnanti ‘ingabbiati’ ai percorsi di 30 CFU insieme ai docenti triennalisti pure della scuola paritaria e degli Iefp; l’assegnazione della Carta del docente ai neo immessi e al 31 agosto, come poi accettato dall’Esecutivo in caria; lo scorrimento delle graduatorie del concorso ordinario straordinario su rinunce e trasformazione in esaurimento delle graduatorie dei concorsi ordinari; il nuovo corso-concorso per dirigenti scolastici con ricorso attivo.
Il giovane sindacato ha quindi creato le condizioni, sempre con la firma alla bozza del contratto collettivo nazionale 2019/21 contrattato all’Aran, perché si arrivi in tempi congrui ad un’intesa proficua sulla mobilità dei lavoratori della scuola neo immessi in ruolo; delle risorse superiori all’inflazione e al precedente contratto; la decisione di riportare alla contrattazione la definizione dei compensi del docente tutor, oltre che lo sblocco delle posizioni economiche del personale Ata.
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