È imminente la pubblicazione del decreto ministeriale per introdurre gli elenchi aggiuntivi delle Gps, le graduatorie provinciali per le supplenze del personale docente ed educativo: l’integrazione rappresenta una vera opportunità, che permetterà a tanti nuovi abilitati o specializzati di inserirsi in queste graduatorie che già oggi, anche se solo per il sostegno, portano all’immissione in ruolo e che a breve, Commissione europea permettendo, potrebbero condurre alla stabilizzazione diretta anche i precari che insegnano su disciplina comune. Le domande potranno essere presentate entro il prossimo 30 giugno, ma per quanto riguarda i titoli presi all’estero rimane l’inserimento con riserva. L’Anief si è da subito opposta a questa decisione, ma l’amministrazione si è mostrata intransigente. Tuttavia, su precisa richiesta dell’Anief, è stato deciso che la riserva sarà sciolta all'atto della comunicazione del riconoscimento del titolo, quindi in qualsiasi momento e senza dunque attendere l'aggiornamento: “Diventa a questo punto ancora più rimane importante ottenere il commissariamento, attraverso l'azione legale Anief e a seguito delle pressioni del sindacato”, ha detto Marcello Pacifico, presidente nazionale del giovane sindacato.
Anief proprio a favore dei docenti abilitati o specializzati all'estero ha avviato uno specifico percorso che porta ad ottenere il commissariamento o l'esecuzione positiva del giudicato, oltre che a monitorare e realizzare rapidamente l'esecuzione delle ordinanze commissariali: tutti i docenti che intendono rivendicare il diritto al riconoscimento del titolo di abilitazione all’insegnamento e del diploma di specializzazione su sostegno conseguito fuori l’Italia possono aderire cliccando al seguente link.
Il ministero ha quindi accettato: agli abilitati e o specializzati sul sostegno all’estero sarà consentito di sciogliere la riserva, per l’inserimento nella prima fascia Gps, anche oltre il 4 luglio 2023. Questi insegnanti potranno inserirsi se avranno inviato la pratica di riconoscimento entro la data di scadenza del 27 aprile, potendo quindi sciogliere la riserva anche in corso d’anno scolastico. Si tratta, senza ombra di dubbio, della prima azione concreta ottenuta dall’Anief dopo il lancio per la campagna per il riconoscimento dei titoli accademici conseguiti all'estero, anche se ancora rimane irrisolto il problema dell'ingiustificabile ritardo nell'esame delle migliaia di domande presentate per l'esecuzione del quale è stato nominato già il commissario ad Acta.
Inoltre, sul mancato riconoscimento in toto dei titoli conseguiti fuori Italia, il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, continua a chiedere la revisione del decreto originario: "L'adunanza plenaria – ha spiegato Pacifico - ha chiarito un principio chiaro e semplice: laddove c'è il riconoscimento dei titoli dei Paesi della Comunità Europea, ai sensi delle direttive che garantiscono anche la mobilità professionale, questi titoli devono essere garantiti e valutati e riconosciuti ai fini dello svolgimento del lavoro; quindi, il Ministro dell’Istruzione proceda con la revisione degli atti che ha regolato i contratti e le assunzioni a tempo indeterminato”, ha concluso il sindacalista autonomo.
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