Altri 2.500 euro incassati da un supplente per mancata assegnazione della Carta del docente: stavolta a beneficiarne è un lavoratore non di ruolo che dopo 5 contratti a tempo determinato come insegnante, svolti tra il 2018 e il 2023, ha deciso di rivolgersi all’Anief per recuperare i 500 euro anni previsti solo per il personale già di ruolo. Il giudice del tribunale veneto nella sentenza ha dato piena ragione alle ragioni dei legali che operano per il giovane sindacato, stabilendo, anche per altre istanze analoghe, che “le domande di parte ricorrente nel merito sono fondate e devono essere accolte, nei termini di seguito precisati, richiamandosi analoghe pronunce rese da questo Ufficio in materia, come integrate e precisate alla luce della sentenza resa dalla Corte di Cassazione ai sensi dell’art. 363-bis c.p.c. (Cass. 4.10.23-27.10.23 n.29961)”.
In particolare, la Cassazione, ha ricordato il giudice, ha affermato tra “i principi di diritto la Carta Docente di cui all’art. 1, comma 121, L. 107/2015 spetta ai docenti non di ruolo che ricevano incarichi annuali fino al 31.8, ai sensi dell’art. 4, comma 1, L. n. 124 del 1999 o incarichi per docenza fino al termine delle attività didattiche, ovverosia fino al 30.6, ai sensi dell’art. 4, comma secondo, della L. n. 124 del 1999, senza che rilevi l’omessa presentazione, a suo tempo, di una domanda in tal senso diretta al Ministero”. Il bonus docente va accredito, inoltre, anche a coloro “che siano fuoriusciti dal sistema delle docenze scolastiche, per cessazione dal servizio di ruolo o per cancellazione dalle graduatorie per le supplenze”.
IL COMMENTO ANIEF
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, spiega che “con la sentenza di pochi giorni fa della Corte di Cassazione sulla Carta del docente è cambiato il vento. Sarebbe bene, a questo punto, che il Governo modifichi velocemente la Legge 103 del 10 agosto scorso, che ha introdotto la card ai supplenti, ma solo a quelli con contratto in scadenza il 31 agosto 2024. Ciò comporta che chi oggi non ha accesso alla card docente da 500 euro annui e non l’ha avuto fino ad oggi non rimane che presentare ricorso gratuito con Anief: basta avere svolto 150 giorni di docenza come precari e rivolgersi alle nostre strutture sindacali”.
“Vale la pena anche ricordare – continua Pacifico - che anche l’Ordinanza della Corte di Giustizia UE del 10 maggio 2022, nella causa C-450/2021, ha previsto l’assegnazione della carta docente al personale precario, perché per la sua ”condizione di impiego” ha pieno diritto alla formazione e non può esservi discriminazione tra personale assunto a tempo determinato o indeterminato che non sia fondata su obiettive ragioni. A pesare moltissimo sul parere dei tribunali c’è poi l’espressione del Consiglio di Stato che con sentenza n. 1842/2022 che ha imposto per primo questa linea”.
LE CONCLUSIONI DELLA SENTENZA DI VERONA
P.Q.M.
Il Tribunale di Verona in funzione di giudice del lavoro, definitivamente pronunciando, ogni contraria e diversa domanda ed eccezione rigettata
1) In accoglimento del ricorso, dichiara il diritto della parte ricorrente ad usufruire del beneficio economico di € 500 annui tramite Carta Elettronica del docente per l’aggiornamento e la formazione del personale docente, di cui all'art. 1 della Legge n. 107/2015 per gli anni scolastici 2018/2019, 2019/2020, 2020/2021, 2021/2022 e 2022/2023;
2) Condanna il Ministero convenuto ad erogare alla parte ricorrente la prestazione oggetto di causa, previa emissione della Carta Docente ed accredito della somma indicata sulla Carta Docente, oltre alla maggior somma tra gli interessi legali e la rivalutazione monetaria calcolata dalla data del diritto all’accredito sino alla concreta attribuzione;
3) Condanna il Ministero convenuto alla rifusione delle spese di lite sostenute dalla parte ricorrente, liquidate in complessivi € 721,00 per compensi professionali, ed € 49,00 per contributo unificato, oltre al rimborso spese generali al 15%, IVA e CPA con distrazione in favore dei procuratori antistatari.
Verona, 10 novembre 2023
PER APPROFONDIMENTI:
SCUOLA – Sentenza record a Vicenza sulla Carta del docente ai precari: 4.000 euro alla supplente